Questa sarebbe la Chiesa dell’accoglienza e del dialogo?
Circola voce, bene informata, che il Sinodo non risponderà alla nostra lettera che chiede di revocare o almeno motivare la condanna contro valdesi.eu dell’anno scorso. Ancora una volta la “Chiesa dell’accoglienza e del dialogo” si accingerebbe a dimostrare che dialogano con e accolgono solo chi dà loro ragione o coloro cui loro decidono di accodarsi.
Il pretesto per non rispondere sarebbe che gli argomenti da portare al Sinodo dovrebbero passare attraverso le chiese locali, le assemblee di circuito, le assemblee distrettuali ecc. Da nessuna parte l’ordinamento valdese dice questo ma, se si stravolge la Bibbia, è poca cosa fare lo stesso con i regolamenti.
Sia chiaro che all’Appello del 2010 non arrivò la minima replica, neanche per dire “non vi rispondiamo”, “rivolgetevi a questo o a quell’organo”, e ci aspettiamo perciò che anche quest’anno facciano lo stesso. Ma, se bisogna passare da questo e quell’organo, perché l’anno scorso hanno letto e commentato in Sinodo la lettera di un pastore pentecostale sugli stessi argomenti del nostro Appello del 2010? Forse bisogna essere fuori dalla Chiesa per avere una risposta ? Si noti che la stessa nomenklatura ha aspramente criticato il fatto che l’Appello fosse sottoscritto anche da non valdesi! Come troppo spesso accade, logica e coerenza scarseggiano. Ma “beato chi non condanna se stesso in ciò che approva” (Romani 14:22).
In secondo luogo, se per discutere di qualcosa al Sinodo si devono fare tutti questi passaggi, come mai si è votato l’ordine del giorno del 2011 di condanna contro di noi, a lavori chiusi e senza illustrarlo né discusso ?
Infine, a chi ci si deve appellare a proposito di un documento sinodale, che peraltro contiene notizie false, se non al Sinodo? La storia del passaggio attraverso i vari livelli poteva ancora reggere prima della condanna sinodale. Dopo è semplice arroganza e manifesta incapacità di sostenere le proprie ragioni. Una cosa un pochino diversa dalla “accoglienza” e dal “dialogo” di cui ci si riempie la bocca. “Ma la sapienza che viene dall’alto prima di tutto è pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialità e senza ipocrisia” (Giacomo 3:17)
Lascia un commento