“Riferimenti biblici caduti, ecologia, conformismo: nella Chiesa, la situazione più grave dal 1700”

Vittorio_Subilia_1911-1988Vittorio Subilia (1911-1988), è stato pastore e teologo valdese, allievo di Karl Barth e Oscar Cullmann. Per 26 anni docente  di teologia sistematica alla Facoltà Valdese di Teologia, per 40 anni direttore della rivista Protestantesimo, partecipò come osservatore-delegato al Concilio Vaticano II.

Durante il Sinodo valdese del 1943 fu il primo firmatario di una mozione che chiedeva alla Chiesa di umiliarsi davanti a Dio per non aver saputo annunciare l’Evangelo in ogni circostanza: era un chiaro riferimento al fascismo e alla guerra. Concetti vicinissimi alla Chiesa Confessante tedesca, di cui condivideva il ferreo cristocentrismo. Una figura importantissima del mondo valdese, al punto che il Sinodo 2008 decise di dedicargli un convegno di studi, svoltosi a Roma nel giugno scorso, nel centenario della sua nascita.

Il pastore Pietro Valdo Panascia (1910-2007), a suo tempo pubblicò “un biglietto, scritto con mano malferma” che Subilia gli inviò cinquanta giorni prima di morire: “Che piacere mi farebbe rivederti e parlare un po’ della situazione allarmante in cui siamo: dal Consiglio Ecumenico alla nostra Chiesa. Si è perduto il centro, i riferimenti biblici sono caduti, non ci si occupa che di un ecumenismo falso e livellatore, del terzo mondo, di ecologia, di conformismo ai problemi sociali. Dal 1700 non si era prodotta una situazione di una simile gravità” (Roma 21 febbraio 1988).

Wikipedia riferisce che “Subilia contestò inoltre la “scelta di sinistra”, egemone negli ambienti protestanti, che causò un certo suo isolamento”. Non sappiamo i dettagli, ma sappiamo che Subilia non si poteva certo definire “di destra” e neppure “conservatore”. Non risulta, ad esempio, che abbia aderito alla TEV. Di certo, aveva individuato con grande efficacia il problema. Passati 23 anni le cose sono decisamente peggiorate. E i paragoni della sua gravità possono andare oltre il 1700.

Un ringraziamento al sito che ha pubblicato il biglietto e a chi ce l’ha segnalato.

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