PER NOI LA VERA RELIGIONE E’ QUELLA ESPRESSA DALLA CONFESSIONE DI FEDE VALDESE DDL 1655 SULLA BASE DELLE SCRITTURE.
Seconda parte dedicata a una tirata del “pastore valdese in Argentina” Alessandro Esposito sulla rivista MicroMega, che attacca violentemente valdesi.eu per un articolo di Giorgio Modolo. Qui trovate la prima parte.
La cosa che più suscita il sacro sdegno del pastore Esposito è il punto dove il fratello Giorgio Modolo si permette di dire che il Cristianesimo è vera religione e l’Islam è una falsa religione. Ma è proprio in nome della libertà religiosa che tutti hanno il diritto di dire che la propria è la vera religione, tanto più in un sito che si richiama a una fede ben precisa. E’ proprio in certi paesi islamici – ad esempio – che basta dire qualcosa di non del tutto consono alla religione di Stato per essere accusati di bestemmia o apostasia, puniti con la morte.
Esposito vorrebbe imporre la sua religione di Stato del politicamente corretto, non meno intollerante delle altre e spesso assai di più perché pretende che mettere le religioni e le credenze sullo stesso piano sia non già un’affermazione di supremazia, ma una realtà oggettiva. E questo dimostra ulteriormente la veridicità dell’affermazione di Modolo: “qualsiasi moralità (o immoralità) poggia su fondamenti religiosi”, naturalmente anche la moralità di Alessandro Esposito.
Ma c’è un altro punto assai interessante. Esposito è un pastore valdese, come tale si firma, come tale gli sono state affidate delle chiese locali, come tale è nei ruoli della Tavola Valdese, anche se oggi è “in prestito” in Argentina, ma sempre di chiesa valdese si tratta. Se le religioni sono tutte uguali, che senso ha essere il pastore di una? Che senso ha per una chiesa avere dei pastori? Se ci fosse ancora un minimo di senso, non diciamo di chiesa, ma anche solo di dignità e di logica, un pastore che attacca ferocemente un credente per aver detto che il cristianesimo è la vera religione, non dovrebbe essere cosa che passa sotto silenzio e senza conseguenze. Anche perché è fin troppo chiaro: se si pensa che non esistono religioni vere e religioni false, in realtà si intende che sono tutte false. Forse che chi dice che “i partiti sono tutti uguali” vuole dire che sono tutti buoni e impegnati a difendere la cosa pubblica e l’interesse dei cittadini? Come si può ritenere “veri”, ad esempio, sia il cristianesimo sia l’Islam i cui libri sacri divergono in modo irrimediabile su molti punti, dal sacrificio di Isacco, che per il Corano è il sacrificio di Ismaele, o la crocifissione di Gesù che per il Corano non è avvenuta?
Lo sdegno del “pastore valdese” Esposito, infiammato di laico zelo, si spinge a definire le espressioni del fratello Modolo “di una violenza, oltre che di un’ignoranza, inescusabili, riguardo alle quali, se non prova vergogna lo (sprovveduto?) autore, ha il dovere di dissociarsi la redazione del sito disposto a pubblicare siffatte nefandezze“.
Ebbene, proprio come redazione noi difendiamo il diritto di Giorgio Modolo di sostenere ciò in cui crede: la censura non ci appartiene, mentre è ampiamente praticata da chi ci tratta da nemici. Non tutti noi condividiamo necessariamente il tono di ogni affermazione, ma non riteniamo in nessun modo di dissociarcene e – per certo – confermiamo che per noi il cristianesimo, quale espresso dalla Confessione di Fede Valdese del 1655 (solennemente sottoscritta pochi anni fa anche dal pastore Esposito nel giorno della sua consacrazione) e nelle altre grandi confessioni della Riforma, tutte fondate sull’Antico e sul Nuovo Testamento, sia la vera religione.
La Redazione
Scusatemi, ma vorrei sapere se effettivamente Allessandro Esposito fa parte della chiesa valdese?
Parla a vostro nome o quelle che esprime sono suo idee personali?
Avendo seguito a distanza di tempo la vicenda, per me Alessandro Esposito è uno dei pochi veri valdesi, che sa rispondere alle domande che il mondo moderno pone senza ottusità e senza fondamentalismi, in senso stretto, ovvero senza per necessità fare riferimento a carte fondanti e fondamentali come unica via e segnale, ma inserendole all’interno di un percorso e di un contesto storico innegabile. Il resto è ottuso fondamentalismo di chi si è scordato di quando i fratelli veniva perseguitati nelle valli piemontesi… invito la redazione a passare una notte nelle balme del vallone degli Invincibili, nel camminare in inverno con la neve verso la sella vecchia, per fare un piccolo tuffo nella storia, per acquisire quel senso storico e di cambiamento che certe menti fan di tutto per eliminare, semplificando così la propria esperienza ed esistenza in modo da fornire alla propria anima e alla propria ragione risposte semplici, sicure, preconfezionate.