Invece di celebrare il 17 febbraio nelle nostre quattro mura, perché non condividere la libertà di culto con altre chiese evangeliche?
Ecco cosa ho fatto oggi (19 febbraio 2012 NdR) a Genova.
Questa domenica mattina – per ricordare l’azione di Dio attraverso i valdesi e le “lettere patenti” di Carlo Alberto – mi sono unito ad una delle tante piccole chiese (cosiddette multietniche) che oggi stanno beneficiando di questa libertà di culto. In una piccola saletta (ex sala da parrucchiera) erano riunite circa 40 persone. Mi è stato chiesto di esprimere qualche pensiero per l’edificazione comune ed in quella occasione ho ricordato ai fratelli e alle sorelle di diverse nazionalità che questa libertà di riunirsi senza paura di essere denunciati (come succedeva negli anni ‘40 quando ero bambino, o nei loro paesi d’origine, o come succede in qualche paese arabo) era anche dovuta a questa libertà data ai valdesi nel 1848. Abbiamo letto e riflettuto insieme sul seguente testo di Colossesi 1:
”3 Noi ringraziamo Dio, Padre del nostro Signore Gesù Cristo, pregando sempre per voi, 4 perché abbiamo sentito parlare della vostra fede in Cristo Gesù e dell’amore che avete per tutti i santi, 5 a causa della speranza che vi è riservata nei cieli, della quale avete già sentito parlare mediante la predicazione della verità del vangelo. 6 Esso è in mezzo a voi, e nel mondo intero porta frutto e cresce, come avviene anche tra di voi dal giorno che ascoltaste e conosceste la grazia di Dio in verità, 7 secondo quello che avete imparato da Epafra, il nostro caro compagno di servizio, che è fedele ministro di Cristo per voi. 8 Egli ci ha anche fatto conoscere il vostro amore nello Spirito. 9 Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo saputo questo, non cessiamo di pregare per voi e di domandare che siate ricolmi della profonda conoscenza della volontà di Dio con ogni sapienza e intelligenza spirituale, 10 perché camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; 11 fortificati in ogni cosa dalla sua gloriosa potenza, per essere sempre pazienti e perseveranti; 12 ringraziando con gioia il Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. 13 Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. 14 In lui abbiamo la redenzione, il perdono dei peccati”.
Con loro credo di aver “partecipato alla sorte dei santi nella luce”. Il momento è stato molto bello e apprezzato da tutti.
Sergio Rastello
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