di Daniela Michelin Salomon
La rosa dei venti rappresenta schematicamente la provenienza dei venti. La rosa dei venti è anche uno strumento grafico di analisi statistica per dati direzionali. La compilazione di una rosa dei venti è anche uno dei passaggi preliminari per la costruzione delle piste degli aeroporti, visto che le migliori condizioni di decollo e atterraggio si hanno controvento, in direzione parallela a quella del vento.
Il vento dello Spirito soffia dove vuole, e per chi ha ancora un po’ di buon senso spirituale e di onestà, riconoscerà, in sé stesso e pubblicamente, che “il vento dello Spirito” nel passato ha soffiato sulla sua Parola che è la Bibbia, sul tempo della Riforma attraverso i grandi riformatori, e anche sui Valdesi che hanno dato la loro vita per la testimonianza dell’Evangelo che non muta.
La Parola di Dio, i riformatori, i valdesi martiri con le Confessioni di Fede tipo quella del 1655, sono le tre rose dei venti che possono riuscire a delinearci i margini di quei sentieri antichi valdesi nascosti dalle foglie, dai rovi e dai rami secchi.
Per compilare una rosa dei venti che ci permetta di volare bisogna purtroppo tener conto della necessità di andare controvento e in direzione parallela a quella del vento. Ritrovarsi controvento è dura e non mollare la posizione parallela al vento diventa conflittuale, eppure questo è l’unico modo per decollare senza problemi (a buon intenditore poche parole!).
Ultimamente, una nuova rosa dei venti si è disegnata nella storia con dei colori smaglianti, ornata di dignità e onore… ve la dipingo.
Nel 1978 si tenne a Chicago un congresso per chiarire il significato della totale veracità della Scrittura.
La dichiarazione sull’ermeneutica biblica è frutto di questo congresso a cui parteciparono un centinaio di studiosi evangelici che, con le loro relazioni e contro-relazioni diedero luogo ad un’imponente documentazione di più di mille pagine. Fra gli studiosi di diversa estrazione che hanno redatto i documenti di Chicago vi sono: James Montgomery Boice, Carl F.H. Henry, Kenneth Kantzer, J.I. Parker, Francis Schaeffer e R.C. Sproul. Ecco la sintesi dei 25 articoli.
Articolo 1 – L’autorità di Cristo e quella delle Scritture sono inseparabili.
Articolo 2 – L’umanità e la divinità di Cristo sono inseparabili. Analogia con Cristo.
Articolo 3 – La necessità della lettura Cristocentrica delle Scritture.
Articolo 4 – Lo Spirito Santo è coerente con sé stesso ieri ed oggi.
Articolo 5 – Per la corretta comprensione delle Scritture è indispensabile l’opera dello Spirito Santo.
Articolo 6 – La Rivelazione è comunicata attraverso l’oggettività di proposizioni bibliche dal significato certo.
Articolo 7 – Benché varie possano essere le applicazioni, il significato di un testo biblico è unico, definito e stabile.
Articolo 8 – È la Bibbia stessa a stabilire quali affermazioni siano da intendere universali e quali circostanziali.
Articolo 9 – L’ermeneutica copre tutto il processo di comprensione e di applicazione di un testo.
Articolo 10 – La Rivelazione si manifesta nella Bibbia in una molteplicità di generi letterari.
Articolo 11 – L’accurata traduzione in altre lingue delle Scritture è legittima e necessaria.
Articolo 12 – Per la traduzione delle Scritture sono legittime e necessarie equivalenze funzionali.
Articolo 13 – Lo studio dei generi letterari è una disciplina legittima.
Articolo 14 – Tutti gli avvenimenti che la Scrittura presenta come fatti storici sono da considerarsi tali.
Articolo 15 – Un testo biblico va inteso per quello che dice analizzando la sua grammatica e il suo contesto.
Articolo 16 – È legittimo l’utilizzo della critica testuale per stabilire quali possano essere stati i testi biblici originali.
Articolo 17 – Tutta la Scrittura testimonia della sua unità, armonia e coerenza ed essa è la migliore interprete di se stessa.
Articolo 18 – L’interpretazione che un testo dà di un altro testo biblico è sempre vera. Unicità e ampiezza del significato.
Articolo 19 – L’interpretazione corretta delle Scritture implica l’analisi critica dei presupposti dell’interprete che sempre influiscono sulla comprensione del testo.
Articolo 20 – Ogni verità procede da Dio: l’osservazione scientifica può gettare autentica luce sul significato delle Scritture, ma sempre in armonia con esse.
Articolo 22 – I racconti dei primi capitoli della Genesi sono da considerarsi fattuali e storici.
Articolo 23 – Benché non tutto sia immediatamente comprensibile, la Scrittura è chiara al riguardo del messaggio della salvezza.
Articolo 24 – La comprensione della Bibbia non dipende obbligatoriamente dall’opera dei biblisti esperti in questo campo, ma essa non può essere ignorata.
Articolo 25 – Il solo genere di predicazione capace di comunicare la rivelazione di Dio è quella espositiva.
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