Appare su “valdesi.eu”: “Il vice presidente del Sinodo Valdese ha dichiarato irricevibile il nostro ricorso al Sinodo…”
Una delle cose “irricevibili” del ricorso – ci hanno fatto sapere in modo informale – è la mia firma perché “non sono membro di chiesa”.
Ora vi spiego la mia storia da membro di chiesa.
Io sono nata in una famiglia valdese; ho fatto la confermazione e il battesimo, e a 16 anni ero attiva membro di chiesa in tutte attività: monitrice alla scuola domenicale, partecipavo alle riunioni quartierali, all’unione giovanile e alle recite, servivo alle mense, pulivo la sala del concistoro. Ero talmente presa da tutto ciò che il mio pastore, Ernesto Ayassot, voleva che io conoscessi un giovane pastore, perché diceva che ero adatta per diventare moglie di un pastore.
Cominciò a portami con sé ai vari incontri di chiesa, compresi quelli di distretto, alla TEV, alle testimonianze pubbliche che con la TEV si tenevano ai culti e alle riunioni di quartiere, presentandomi come il suo braccio destro.
A quel tempo non c’era ancora la casa di riposo “La Miramonti”, ma era in progetto, e visto che io ho studiato alla scuola alberghiera, nella sezione dell’amministrazione alberghiera, il sogno del mio pastore era quello che io diventassi amministratrice della “Miramonti”
Mi spiace ancora adesso per Ernesto! I suoi sogni andarono in fumo. Io cessai di partecipare alla vita della chiesa valdese dopo un anno di discussioni; uno degli argomenti per me inaccettabili già allora era che “la Bibbia non è Parola di Dio, ma la contiene”.
Non ho mai ricevuto però un qualche scritto o un avvertimento o parola che io fossi stata cancellata come membro di chiesa, l’ho sentito solo ora da Lucio Malan, cui è stato riferito che la mia firma del ricorso non era valida: “Lei non risulta membro di chiesa!”
Certamente lo immaginavo, perché dopo che ero tornata a frequentare assiduamente la Chiesa Valdese quattro anni fa, specialmente il culto e gli studi storico-critici, il pastore Claudio Pasquet mi chiese se volevo diventare membro di chiesa: non avrei dovuto fare altro che scrivere una lettera di richiesta. Ma avendo io sentito al culto quale fosse la prassi al momento di ricevere i membri di chiesa, vale a dire: quando viene pronunciato il nome del nuovo membro viene aggiunto: “In comunione con la Chiesa Valdese”, ebbene non ho accettato la proposta, perché io mi ritengo “membro” di Chiesa Valdese in comunione con l’antica Chiesa Valdese di cui i miei padri hanno scritto una Confessione di Fede alla quale aderisco completamente e che per me è stato un salvataggio spirituale. Ma vedo che ad essa la chiesa ufficiale e visibile non aderisce più a cominciare dalla questione di cosa è la Bibbia.
Perciò io mi ritengo “membro” di Chiesa Valdese e membro della Chiesa invisibile che è nella comunione dei santi, e la mia firma vale non davanti agli uomini, ma davanti a Dio. E questo per me è più che sufficiente!
Daniela Michelin Salomon
Resta misterioso come uno possa essere cancellato da membro di chiesa senza averne fatto richiesta o senza una decisione di espulsione del suo concistoro. D’altra parte, abbiamo visto in un recente articolo che accadde lo stesso anche a un personaggio come Roberto Malan.
E, soprattutto, c’è molto da riflettere sul fatto che chi davvero aderisce al documento fondamentale della chiesa valdese debba sentirsi ed essere trattato da eretico. Daniela è un caso, uno dei pochissimi che si appalesano. Le decine e decine di cancellazioni, che in certe chiese locali hanno raggiunto un terzo e più dei membri, ne sono un’altra inquietante testimonianza.
Tutta la mia personale solidarietà a Daniela
Spiace dover leggere tali racconti. Purtroppo, i danni di questa nuova “teologia liberale” non si estendono soltanto alla sola chiesa valdes; ormai, ha infettato gran parte delle chiese protestanti storiche. E non solo, da evangelico pentecostale, devo dirvi che anche in certe chiese “classiche” dell’evangelicalismo dove in passato non avrebbero lasciato entrare nemmeno un filo di teologia liberale oggi stanno entrando “nuovi modi di interpretare” dottrine fondamentali che ci accomunano e che garantivano l’ortodossia della fede cristiana biblica. Il metodo critico è identico. Si comincia sempre con piccole cose (qualche anno fa, un pastore pentecostale mi confessò di non credere alla storicità del libro di Giobbe, dicendomi che molto probabilmente il personaggio di Giobbe fosse un “mito”! Che anche i miti possono servire per fortificare la nostra fede! Immaginate un pò come può un Cristiano trarre lezioni di coraggio e di conforto da un libro se il personaggio centrale non è esistito! Come fa una persona a rialzarsi da una dura prova se sa che tutta quanta la storia di Giobbe e le dure prove che ha subito sono soltanto un mito???).. e pian pianino si finisce nel dire che “la Bibbia non è la Parola di Dio, ma essa la contiene”… Però, da Cristiani che vegliano, noi sappiamo che tali sviamenti se ne udiva già parlare ai tempi della Chiesa primitiva, e la Bibbia ci avverte che negli ultimi tempi, la carità di molti si raffredderà (non si tratta dei non credenti, ma di Cristiani) e tanti per prurito di adattare il testo biblico ai loro desideri carnali, correranno dietro a falsi dottori (spesso illustri e ben in vista) i quali insegneranno loro cose contrarie alla sana dottrina.. e ne sedurranno molti, dice la Scrittura.. Per cui, non ci scandalizziamo, rimaniamo saldi, e che ognuno, nella chiesa dove il Signore lo ha chiamato e salvato, rimanga fedele a Cristo e alla Sua Parola. Gesù verrà a prendere la Sua Chiesa nella “chiesa”… Pace a voi tutti e che il Signore vi benedica! Calogero <
Ciao Calogero, pace a te.
Daniela
Carissima sorella Daniela, condivido ogni tua parola, e sono felice che ti senti partecipe della Chiesa di Gesù Cristo, una Chiesa fondata sulla rivelazione e la Guida dello Spirito Santo, gli uomini potranno cancellarci da qualsiasi libro di chiesa, ma non potranno mai cancellare il nostro nome dal Libro della Vita.
Il Nostro caro amato Signore e Salvatore Gesù Cristo, il Benedetto in Eterno, ti protegga sempre e ti dia sempre la Sua Pace.
Fr. costantino ( Novara)