Molte istituzioni ritengono, sulla base di una tradizione molto antica (Ireneo ad esempio), che ci sia una successione apostolica secondo la quale il vescovo validamente ordinato, è un successore degli apostoli e come tale rappresenta una garanzia per la dottrina trasmessa.
Ora però, se leggiamo Ebrei 11, vediamo che c’è una successione secondo la fede che parte dagli esempi di fede contenuti nel Vecchio Testamento o Bibbia ebraica. La storia del Cristianesimo non è precisamente molto edificante (i valdesi ne dovrebbero sapere qualcosa): guerre di religione, sodomia, amore per il denaro, per non parlare del rapporto con la politica che è la vera maledizione del Cristianesimo (i valdesi primitivi vedevano nella pax costantiniana il peccato d’origine della Chiesa cristiana). Accanto ad una opinabile successione apostolica, esiste una ben più importante successione dei testimoni nella fede! È vero che il Cristianesimo è stato scandaloso (lo è ancora), è anche vero che coloro che si appoggiano sulla Parola di D. (la Bibbia) si riallacciano a questa successione di testimoni che ha mantenuto la fede trasmessa una volta per tutte ai santi. I membri della SAV, non sono senza chiesa: sono “la” chiesa nella misura in cui si inseriscono nella successione dei testimoni. Il fatto di vivere in un’epoca altamente tecnologizzata, consente di ravvivare la comunione fraterna. Non è molto, me ne rendo conto, non è però neanche poco, se consideriamo che ci sarà un giudizio.
Giovanni Borelli
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