Ma anche una meditazione che rende gloria a Dio
L’articolo della pastora Anne Zell (Riforma, 23 novembre 2012, pagina 3), contro le “chiacchiere in rete” suscita davvero tristezza, anche perché pubblicato con una bella citazione biblica in evidenza in alto, come si fa per le meditazioni e i sermoni. E nel testo si fa riferimento a “spezzare le catene della malvagità” (Isaia 58:6), che era il tema dell’Assemblea della Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Un articolo contro “il detto non-detto” che si dà una veste biblica, ma che è fatto proprio con il “detto non-detto”… Ci dica la pastora a chi si riferisce. Se – come tutto lascia pensare – ce l’ha con noi, ci scriva e smentisca cose dette sul suo conto o che ritiene alludano a lei. E, aggiungiamo, pensi se davvero le catene della malvagità vengono da valdesi.eu.
Questo sito l’ha citata solo poche volte: alcune volte in quanto celebrante, con il pastore Giuseppe Platone, della prima “benedizione”, da tutti definita come le prime “nozze gay”. Un’altra volta Sergio Gay l’ha menzionata in quanto aveva detto che i pastori non dimenticano nulla della Bibbia. Poi, è stata menzionata in quanto presente nel servizio trasmesso su Rai 2, in cui la pastora Letizia Tomassone racconta delle sue relazioni con uomini e con donne vissute come dono di Dio. E abbiamo semplicemente riportato parola per parola ciò che ha detto, davanti a un pubblico di almeno un milione di italiani. Non vediamo nessuna possibilità di disturbare la sua sensibilità. Ma, visto che un suo collega si lamenta su facebook per il titolo dato a una sua lettera, che riprendeva con assoluta precisione le sue parole, sappiamo che c’è una certa ipersensibilità.
Ma, nell’andare a rileggere con attenzione l’articolo di Anne Zell, nella pagina di fronte abbiamo ritrovato una meditazione di gran forza del pastore Jonathan Terino, sotto il titolo “L’autorità di una strana legalità”, che forse fa un po’ torto al testo. Una meditazione che parla di politica, del ruolo di chi esercita l’autorità. Eppure niente prese di posizione pro o contro questo o quel partito. Infatti l’intera meditazione è tutta biblica, ed evidenzia che alcune apparenti contraddizioni tra Antico e Nuovo Testamento, in realtà si integrano mirabilmente.
Sono meditazioni come questa che prevengono e rimediano ad eventuali “lacerazioni tra chiese e pastori”, che qualcuno ci rimprovera di suscitare. Quando i pastori fanno ciò che hanno promesso di fare, e cioè essere al servizio della Parola di Dio, uniscono e rafforzano la Chiesa. E rendono gloria a Dio.
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