“Una bestia sale dal mare, una bestia terribile simile a un leopardo, coi piedi come quelli dell’orso, con la bocca come quella del leone, con il potere e l’autorità conferiti dal dragone che è Satana stesso. Le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie. E le fu dato potere di agire per quarantadue mesi. Le fu pure dato di far guerra ai santi, di vincerli e di avere autorità sopra tribù, popoli e lingue” (Apocalisse 13).
Anche il Male viene permesso da Dio per portare a termine i suoi disegni; non solo viene permesso, ma è Lui che dà il potere di agire, perché conosce il progetto finale che tale azione produrrà. Ed è anche questo il caso dell’apparente sconfitta più drammatica di tutta la storia del mondo: la morte in croce del Figlio di Dio.
Con questo potere dato da Dio, al dio delle tenebre e agli uomini, per annientare il Cristo, l’Onnipotente ha risolto tutti gli aspetti disastrosi causati da Satana e dall’uomo. Perciò la sovranità di Dio regna incontrastata anche se, a noi umani, apparentemente sembra che sia l’opposto.
Daniela
Fa’ o Signore, che solo il tuo potere sia quello che cerchiamo; il poterci sottomettere alla tua Parola, il poter abbracciare la tua Croce. Grazie o Signore per il dono della salvezza e della grazia che continuamente riceviamo da te.
Amen.
concordo.Ma ci é concesso chiedere, se é possibile che ci trapassi il calice come fece Gesù nel Ghetsemane.
Ezechia si ammalò ed il Signore, legittimamente e come sovrano, aveva deciso che non sarebbe guarito. Poi però Ezechia pregò, ed il Signore, legittimamente e come sovrano, decise di accondiscendere concedendogli altri 15 anni di vita. Molto può la preghiera del giusto.
Isaia 38
1 In quel tempo Ezechia si ammalò mortalmente. Il profeta Isaia, figlio di Amots, si recò da lui e gli disse: «Così parla l’Eterno: Metti in ordine la tua casa, perché morirai e non guarirai». 2 Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò l’Eterno: 3 «Ti supplico, o Eterno, ricordati come ho camminato davanti a te con fedeltà e con cuore integro e ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi». Poi Ezechia diede in un gran pianto. 4 Allora la parola dell’Eterno fu rivolta a Isaia, dicendo: 5 «Va’ e di’ a Ezechia: Così dice l’Eterno, il DIO di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungerò ai tuoi giorni quindici anni; 6 libererò te e questa città dalle mani del re di Assiria e proteggerò questa città. 7 Questo è per te il segno da parte dell’Eterno, che l’Eterno adempirà la parola che ha detto: 8 ecco, io farò retrocedere di dieci gradini l’ombra che per effetto del sole si è allungata sui gradini di Achaz». E il sole retrocesse di dieci gradini sui gradini dai quali era disceso.