Potrebbe sembrare che il Sinodo si sia limitato al minimo sindacale manifestando la sua solidarietà ai cristiani perseguitati.
Ma non è così: è molto di meno. Non a caso il primo capoverso dell’ordine del giorno condanna l’Italia per essere “esportatore di politiche e strumenti di guerra”: il riferimento alle armi date dal Parlamento italiano ai curdi per difendersi dai massacratori dell’ISIS è troppo vicino per essere casuale. Insomma: se uno è perseguitato può avere un po’ di solidarietà, ma se si difende dalla furia islamica bisogna cominciare a prendere le distanze. Essere politicamente corretti prevale su tutto, anche sulla solidarietà ai fratelli oppressi.
Sarebbe interessante confrontare questo OdG con gli scritti e le motivazioni delle decisioni delle Chiese sorelle in Inghilterra e Olanda, quando aiutavano i valdesi perseguitati nel 1600.
Buona giornata
Vincenzo Ribet
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