considerato che,
il Nuovo Testamento parla della persecuzione della chiesa discepola di Cristo come di una situazione determinata non da semplice intolleranza religiosa, ma dall’odio verso il nome di Cristo;
la chiesa valdese, dai suoi inizi nel movimento medievale, è stata una chiesa a lungo perseguitata nella storia;
nel XX secolo le persecuzioni nei confronti delle chiese cristiane e di suoi membri (alcuni dei quali sono stati uccisi per la loro fede) sono drammaticamente aumentate, per accrescersi ulteriormente nel primo decennio del XXI secolo,
istituisce una domenica dedicata alle chiese perseguitate nel mondo, con colletta da devolversi ad apposito organismo internazionale».
Questo ordine del giorno è stato bocciato dal Sinodo 2011 con 51 voti favorevoli, 43 contrari, 40 astenuti e 36 non votanti. La cosa è stata prudentemente tenuta “riservata” nei numerosi comunicati del Sinodo, e nel resoconto che Riforma ha pubblicato. Dobbiamo la rivelazione al fatto che il professor Paolo Ricca ha deciso di rispondere alla lettera di un lettore sull’argomento. Del resto, anche l’articolo principale del numero di questa settimana è intitolato “Non è guerra di religione”, riferito agli assalti ai copti in Egitto. Le priorità della Chiesa sono infatti ribadite in un comunicato che festeggia l’aumento delle firme per la Chiesa Valdese (414.356) per l’erogazione dell’8 per mille. La Moderatora, pastora Maria Bonafede dice che questo successo “ci spinge ad essere ancora più attivi e coraggiosi sia nelle nostre scelte sia nelle nostre azioni… sui temi per noi rilevanti quali la bioetica, i diritti delle coppie omosessuali e degli immigrati, la laicità dello Stato“, ovviamente quello italiano, perché poco importa che altri stati perseguitino i Cristiani (e anche gli omosessuali). Grazie a Dio, le potenze protestanti dei secoli scorsi diedero priorità ai Valdesi perseguitati e li salvarono dall’annientamento.
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