Poco dopo aver approvato un ordine del giorno a favore della libertà religiosa, il Sinodo si è visto presentare dalla Commissione d’Esame, senza alcuna spiegazione, un ordine del giorno contro l’informazione fatta da questo sito, che lo accusa di denigrare pastori e chiesa e di altre nefandezze. Il Presidente, pastore Giuseppe Platone, vista la mancanza di tempo, anziché rinviarne la discussione o spostare di un quarto d’ora le votazioni previste per quella stessa ora, non ha aperto il dibattito lasciando solo lo spazio a brevi dichiarazioni di voto. Poi, sentite 4 dichiarazioni, di cui due contro, ha deciso di troncare anche quelle passando subito al voto. Risultato: 109 sì, 9 no, 9 astenuti e 53 non votanti.
È triste vedere come chi si schiera per la libertà religiosa, all’interno della propria chiesa condanna chi esprime opinioni diverse, che consistono poi nel prendere sul serio la Confessione di Fede del 1655, che tutti i pastori hanno sottoscritto. Del resto è indicativo che si sia parlato solo dei problemi di libertà religiosa in Italia, non dicendo nulla sui tanti paesi dove i cristiani sono discriminati, imprigionati, torturati e uccisi.
Citiamo le parole della Moderatora, pastora Maria Bonafede: “Questa accoglienza (delle coppie “omoaffettive” attraverso la loro benedizione liturgica – ndr) piena, senza remore e incertezze è biblica al cento per cento: di questo sono pienamente convinta, perché Gesù ha cercato, trovato e accolto chi era escluso, bandito e giudicato dalle forme religiose del suo tempo e dalla società, ha pranzato con coloro che erano reputati pubblici peccatori e peccatrici, ha incontrato, ascoltato gli uomini e le donne che nessuno voleva ascoltare, nemmeno i suoi discepoli e che tutti giudicavano.” Illustre Moderatora, ora noi siamo – ufficialmente – esclusi, banditi e giudicati dalle forme religiose del nostro tempo, abbiamo chiesto di essere ascoltati e siamo invece stati censurati, e purtroppo la cosa non riguarda solo noi, ma anche molti altri negli ultimi 40 anni. E nessuno di noi pretende la “benedizione liturgica” del nostro sito e delle nostre opinioni.
Ringraziamo i 9 membri del sinodo che hanno votato contro l’ordine del giorno (com’è noto, con un colpo di mano, il voto al Sinodo è diventato segreto per chi non ne è membro e non sappiamo chi sono) e anche i 9 che si sono astenuti e i 53 che non hanno votato, presumendo che non conoscono il nostro sito. Ma ringrazieremo anche quelli fra i 109 che hanno scagliato la pietra contro di noi, quando avranno la gentilezza di scriverci in che cosa sbagliamo, dove possono essersi ritenuti offesi, quali notizie o opinioni che riferiamo non corrispondano al vero. Ci piace pensare che coloro che ci hanno scritto e che – come tutti, e al contrario di quanto fa Riforma che, secondo la Moderatora, “ogni famiglia dovrebbe avere in casa” – abbiamo pubblicato non siano fra i 109. Se lo sono li compatiamo e preghiamo per loro.
Non appena avremo il testo dell’ordine del giorno – fatwa lo pubblicheremo. Nel frattempo, continueremo. Più di prima.
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