E’ disponibile la circolare SAV di novembre, nella quale si parla di Parola di Dio, di Riforma, di politica, musica protestante e altro ancora. Riportiamo questo bellissimo articolo invitando a leggerla tutta.
COME ABBIAMO FATTO A PERDERCI?
“Per questa ragione anche noi ringraziamo Dio, perché quando riceveste da noi la parola della predicazione di Dio, voi l’accettaste non come parola d’uomini, ma quale essa è veramente come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete” (1 Tessalonicesi 2:13).
I miei avi valdesi, avendo come riferimento di vita le Scritture ispirate, pensarono bene di attestare la loro fede in esse, scrivendo delle Confessioni di Fede.
Leggendo le due Confessioni di Fede Valdese riportate nella “Documentazione”, mi viene spontanea una domanda: “Come abbiamo fatto a perderci?” Sì!, perché noi Valdesi ci siamo persi, e il motivo è che non abbiamo più accettato la Parola di Dio come tale!
Chi è il primo “gran” teologo che ha avuto la brillante idea di iniziare ad insegnare una teologia
completamente deviante?
Uno e più teologi uniti in un fascio hanno inventato di sana pianta eresie di perdizione, ad esempio quella che dice che tutti quanti sono figli di Dio e alla fine saranno salvati; quando il problema del peccato e della perdizione non esiste più; quando Cristo è morto solo per amore e come atto di generosità verso il mondo; quando la Parola di Dio viene considerata in gran parte favola e leggenda, come un semplice prodotto della cultura del tempo, un manuale da contestualizzare a proprio piacimento… allora siamo di fronte a eresie di perdizione: così dice la Scrittura al riguardo degli ultimi tempi che ne saranno pieni!
Poi ripenso…: “Forse queste eminenti, brillanti, menti teologiche, hanno trovato, per gloriarsi, un popolo da un nome famoso, quello Valdese, ma un popolo stanco da secoli di persecuzione a causa della loro fede nella Parola di Dio, e si sono permessi di “giocare” e di farsi proprio un nome che non appartiene a loro, conducendo quel popolo verso un altro modello di libertà, al fine di fargli trovare un po’ di pace: “Sei un popolo sfinito! Fai la pace col mondo e vai dietro alle nuove ideologie ed evoluzioni culturali, in questo modo sarai all’avanguardia su tutti i fronti e appianerai il sentiero al progresso, a un nuovo mondo di libertà e di pace; e tutte quelle sofferenze rimarranno soltanto un lontano ricordo. Finalmente si potrà parlare solamente di libertà, fratellanza, amore e pace, e quell’impressione pesante ed oppressiva si allontanerà da te! In questo modo rimuoverai per sempre sofferenza, persecuzione, privazione, tribolazione (benché, chi appartiene a Cristo, a questo sia destinato, 1 Tessalonicesi 3:3)”.
Nelle radici di questo popolo, però, ci sono troppi secoli di semina, con la presenza nella storia passata di testimoni della verità che non hanno taciuto a costo della vita, perché tutto il seme sia completamente sparito; ma quel seme si trova in condizioni tali che non può germogliare, perché c’è il timore oppressivo, nel ricordo del subconscio, della perdita di tutto e di sofferenze inaudite con le quali non ci si vuole più identificare, ma quelle erano il frutto di prese di
posizione che conducevano a scrivere delle Confessioni di Fede che rispecchiavano la vera libertà dello Spirito che conduce a delle certezze in Dio e nella Sua sovrana volontà di scegliere, benedire e fortificare chi si sottomette a Lui e alla Sua Parola, anche attraverso le pene più indescrivibili.
Questo era il popolo valdese che ora è attaccato più di qualunque altro gruppo professante cristiano, attraverso ideologie dalle quali non riesce più a liberarsi, e attraverso lo scherno di chi, invece di aiutare, se ne tiene ben fuori, e ha poi l’ardire di affermare: “Ma guarda quei poveretti dove sono andati a finire!”
Le ideologie liberali ci opprimono e ci schiavizzano come mai è successo durante le persecuzioni. I prigionieri valdesi del passato erano incatenati, ma liberi nello spirito; ora i prigionieri valdesi sono liberi fisicamente, ma incatenati nello spirito!
Daniela Michelin Salomon
Liberaci o Signore, dalle false credenze del mondo. Fà che la nostra fede sia sempre e soltanto condotta sul sentiero antico della Tua Parola. Amen.
Bellissime considerazioni. Evidentemente, col passar del tempo si è introdotta nel popolo Valdese una certa forma di sopore spirituale e il liberalismo teologico non ha avuto difficoltà a prendere piede. Credo che S.A.V. non sia certamente sorta per caso, ma per una precisa volontà del Signore che certamente desidera un risveglio di quei Valdesi che hanno abbandonato l’antica fedeltà al Signore. Si potrebbe loro applicare Geremia 13:12 ” … Torna, o infedele Israele, dice l’Eterno; io non vi mostrerò un viso accigliato, giacché io son misericordioso, dice l’Eterno … “. Sono convinto che noi tutti credenti, ascoltando un sermone o partecipando ad uno studio biblico faremmo bene a seguire l’esempio dei credenti di Berea che ” … ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavan così” (Atti 17:11). Paolo afferma, a riguardo della riunione della chiesa “Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino”(1 Cor 14:29). Mi sembra un chiaro invito all’esercizio del discernimento spirituale. Il Signore benedica tutti noi e faccia sì che seguiamo sempre l’invito di Paolo: “Vegliate, state fermi nella fede, portatevi virilmente, fortificatevi”(1 Cor 16:13).