SARÀ STATO UN BUON NATALE SE…

Anche se il nostro Signore e Salvatore Yeshua di Nazareth, in Italiano Gesù, il Cristo, il Messia, haMashiakh, non è nato il 25 dicembre e questa data è stata scelta per sostituire una festa pagana molto importante e amata dalla gente, anche se predominano gli aspetti ornamentali (in cui non c’è di per sé nulla di male) o futili o commerciali delle festività come babbinatale, renne, luci, neve finta o vera, pacchi, agrifogli, ecc. ecc.

anche se molti stimabilissimi fratelli cristiani non lo celebrano

sarà comunque stato un Buon Natale di Gesù se:

–          almeno per un minuto abbiamo rivolto veramente il nostro cuore a Dio e pensato al vero, sconvolgente, rivoluzionario significato della venuta di Gesù;

–          almeno un non credente ha cercato, magari per curiosità, di capire di più di quel che è veramente importante del Natale, e ha ricevuto il messaggio dell’Evangelo;

–          accanto alle smancerie e alle abitudini, c’è stato almeno un gesto di amore sincero ispirato dalla cosiddetta “atmosfera natalizia”…

Ma Gesù è con noi ogni giorno dell’anno, ogni momento della nostra vita. Questa è la straordinaria notizia del Natale. Questa è la vera ragione per gioire. Il giorno di vacanza, i doni e tutto il resto, dovrebbero aiutare a ricordare questo. Se, almeno in qualche caso, l’hanno fatto, sarà stato un buon Natale.

Possa il Signore, con la sua misericordia aver suscitato un buon Natale in tanti cuori!

2 commenti

  1. Io sono una di quelle persone che non celebra il Natale, e so che continuerò a non celebrarlo, ma sto rivedendo l’aspetto che l’articolo mette in evidenza accompagnato inoltre dall’idea dell’importanza della storia della cristianità nella quale è evidente il ricordo della nascita del Signore Gesù , è dunque qualcosa che ci appartiene come cristiani ed è forse, (questo è un mio punto interrogativo) un pericolo anche solo l’idea di annullare un aspetto che appartiene alla nostra storia.

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