Salmi 121-135

Salmo 122 (Traduzione e lettura Lucio)

 

Salmo 122 (Versione e canto Lucio)

Orsù andiamo tutti insiem con gioia a Gerusalem

A lei sale ogni tribù per testimone da lassù

Gerusalem è la città che salda in sempre starà

Per la sua pace orsù preghiam, sì, tutti noi che l’amiam

Sia pace e tranquillità a lei che è di Dio la città

 

Salmo 123 (Introduzione, traduzione e lettura Lucio)

 

Salmo 123 (Versione e canto Lucio; chitarra Simone)

A te io levo gli occhi miei, a te che dimori nei cieli.

Come gli occhi dei servi al lor signor

così noi guardiamo a Dio.

Fino allo stremo noi fummo oltraggiati

dai superbi oppressor

Grazia concedi, nostro Dio,

che nei cieli dimori

 

Salmo 124 (Versione, musica della seconda voce e canto Lucio)

I. Dica Israele: “Sempre Dio salvò

il popol suo dall’assalitor

Solo per lui l’empio non ci divorò

Lui ci scampò dal turbine mortal

Le notre vite lui salvò fedel

 

II. È benedetto il nostro salvator

che non ci ha dato preda al crudel

Da trame e insidie lui ci liberò

Il nostro aiuto è nel suo nome sol,

Lui che ha creato la terra e i ciel

 

Salmo 125 (versione E. Fiume; canto Daniela)

 

Salmo 126 (Introduzione, traduzione e lettura Lucio)

Salmo 126 (Versione e canto Lucio; chitarra Simone)

I. Quando l’Eterno riportò

dall’esilio i prigionier,

come in un sogno eravam,

in riso inni cantavam

Gran cose fé l’Eterno per lor,

gran cose per noi fece ancor

Letizia allora ci colmò

il dì che gli esul riportò

II. Colui che in pianto seminò

In un canto raccoglierà

Triste è l’esilio dei fratel

Ma il ritorno quanto è bel

Gran cose fé l’Eterno per lor,

Gran cose per noi fece ancor

Letizia allora ci colmò

il dì che gli esul riportò

 

Salmo 127 (Introduzione, traduzione e lettura Lucio)

Salmo 127 (Versione e canto Lucio; chitarra Simone)

I. Invano l’uom faticherà senza il volere del Signor

Invano edificherà se Dio non lo sostiene ognor

Sì, Dio protegge la città più d’ogni altro difensor

II. Del ben dei figli egli è l’autor. Gran ricompensa ai genitor

sono come frecce i figliuol – che Dio concede sotto il sol

Felice invero è quell’uom cui Ei concede quel gran don

 

Salmo 132 (Introduzione, traduzione, lettura, versione e canto Lucio)

I. Davide, nel suo gran soffrir,

giurò al Dio d’Israel

di non fermarsi né dormir

prima di dare da fedel

all’arca degno un sacel

II. L’Eterno a Davide parlò:

“Sul trono il figlio tuo porrò

e se il mio patto serberan

i suoi eredi in Sion

di padre in figlio regneran

 

Salmo 133 (Introduzione, traduzione, lettura, versione e canto Lucio; chitarra Simone)

Vedete quant’è piacevole e bello

che in unità dimorino i fratelli

Come l’olio consacrator

qual la rugiada su Gerusalem

benedizione e vita sarà là

L’Eterno l’ha stabilito

 

Salmi 136-150

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