Capisco che si debba dare spazio ad opinioni diverse tuttavia trovo l’intervento di Sergio Rastello (tipico dei valdesi che guidano la chiesa in questo momento) estremamente mancante di rispetto nei confronti di chi non è valdese/evangelico e estremamente offensivo nei confronti di una grande parte del popolo italiano. Una grande parte dei miei famigliari è cattolica romana praticante e molto impegnata nel vivere coerentemente la propria fede con un amore profondo per Cristo. Sergio Rastello non può abbinare la chiesa cattolica all’omofobia e parlare di un paese scristianizzato: ammesso che l’Italia lo sia, mi domando cosa sia il resto dell’Europa ed in particolare il nord Europa di tradizione protestante che in base ai miei molti anni vissuti in queste zone mi pare ormai di tradizione atea). Come se gran parte della mia famiglia e dei mie cari amici e conoscenti sostenesse e promuovesse l’omofobia e non avesse alcun tipo di spiritualità.
E poi dover importare la politica nella chiesa in modo così sfacciato facendo chiari riferimenti a schieramenti politici è purtroppo tipico della attuale classe dirigente valdese, desiderosa di fare combaciare la chiesa con un partito.
Alessio Costa
La richiesta di Alessio Costa è legittima. Non si possono dare giudizi affrettati che fanno di ogni erba un fascio. Non crediamo che l’intenzione di Sergio Rastello fosse questa.
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