Qui trovate la prima parte di questo articolo.
Educare alla diversità, l’opuscolo che Riforma vorrebbe fosse diffuso in tutte le scuole, in nome della “laicità della scuola”, dopo aver stabilito che credenti, anziani, persone poco istruite e elettori di centro destra sono portati all’omofobia, comportamento così odioso che lo stesso settimanale ha più volte auspicato venga punito secondo il disegno di legge Scalfarotto, cioè con la reclusione da sei mesi a sei anni, passa a una sorta di “catechismo a domanda e risposta”, come si usava un tempo per insegnare i fondamenti della Scrittura e della Fede. Oggetto del “catechismo” sono i dogmi omosessualisti.
Primo esempio.
“Perché alcuni individui sono attratti da persone dello stesso sesso?
Per la stessa ragione per cui altri individui sono attratti da persone del sesso opposto… non si tratta di una scelta, né di una malattia e non è modificabile in alcun modo… Quindi potremmo ribaltare la domanda chiedendoci: <<perché alcuni individui sono attratti da persone del sesso opposto?>>.”
Abbiamo già dato conto dell’esistenza di due correnti di pensiero all’interno della chiesa valdese sull’omosessualità, entrambe favorevoli beninteso, perché chi non lo è è censurato, emarginato ed escluso. Una corrente “naturalista” secondo la quale omosessuali si nasce, l’altra “ricercante”, che invece parla di “ricerca multiforme di relazioni coniugali e familiari” nella quale addirittura “il credente trova uno degli spazi privilegiati di espressione della fede e dell’amore conosciuti in Cristo”. Si noti che la frase qui riportata è tratta da un documento importante e ufficiale, che dovrebbe servire da base al superamento del documento sul matrimonio, tutt’ora vigente in ambito valdese, per il quale la famiglia è formata da un uomo e una donna che si sposano e procreano. In realtà, le due “correnti” non hanno alcun interesse ad approfondire la cosa, perché le spiegazioni contano poco in materia di dogmi. Sì, perché la celebrazione dell’omosessualità è diventata una specie di dogma dell’Immacolata Concezione in salsa politicamente corretta: una volta stabilito il dogma, poco importano le spiegazioni tecniche e razionali. C’è poi un altro dettaglio interessante: per la moda/ideologia/religione del politicamente corretto (congiuntasi con le dottrine ‘gender’ omosessualiste), alla quale si è convertita la parte dominante del mondo valdese, la lettura più radicale del darwinismo è un altro dogma. Ma secondo il darwinismo tutte le caratteristiche degli esseri viventi sono spiegabili dalla selezione naturale che lascia sopravvivere e riprodursi solo gli individui più adatti, le cui peculiarità sono poi trasmesse per via genetica. Come spiegare, in modo coerente con il darwinismo, la diffusione dell’omosessualità, che non dà luogo alla riproduzione? Un bel problema, risolto… non rispondendo. Appunto, si tratta di dogmi: il darwinismo spinto, l’omosessualismo, tutte cose decise dal “clero” intellettualoide, che occorre accettare per fede, proprio come l’Immacolata Concezione.
Secondo esempio da Educare alla diversità.
“Come si diventa gay o lesbiche?
Non si diventa gay o lesbiche, allo stesso modo in cui non si diventa eterosessuali… potremmo ribaltare la domanda chiedendoci: “come si diventa eterosessuali?”.”
Ancora un approccio dogmatico. E pensare che, nella stessa pagina, il libretto dice: “Non è noto cosa determini l’orientamento sessuale, sebbene la ricerca negli ultimi decenni abbia
cercato delle spiegazioni sociali, genetiche, ormonali, culturali.” Ma se l’omosessualità ha “spiegazioni sociali” o “culturali”, vuol dire che gay o lesbiche non si nasce ma si diventa! “Non si diventa gay o lesbiche” è infatti un dogma, dunque anche se “la ricerca negli ultimi decenni ha cercato delle spiegazioni” che non si adattano al dogma, anche se ancora “non è noto cosa determini l’orientamento sessuale”, il dogma resta incrollabile. E questa roba andrebbe imposta nelle scuole in nome della “scuola laica e pluralista”? Una delle tante contraddizioni della setta del “politicamente corretto”, che in generale vive di dogmi che è “politicamente scorretto” non solo mettere in dubbio, ma anche chiederne spiegazione razionale. In questo ambito, anche la fondata esigenza della laicità della scuola non è altro che un dogma strumentale finalizzato ad escludere dalla scuola idee scomode. Cioè: vanno messe al bando le credenze irrazionali, tranne quelle del pensiero unico dominante, come l’ideologia gender.
Terzo esempio
“L’omosessualità è una scelta?
Non è una scelta, come non è una scelta l’eterosessualità… Quello che le persone omosessuali possono scegliere è se accettare il proprio orientamento omosessuale e, quindi, sviluppare un’identità omosessuale serena e assertiva, in cui tutti i diversi aspetti della propria personalità possano convivere in maniera armonica e integrata, o rifiutarlo per pregiudizi di ordine morale, sociale, religioso. Quindi potremmo ribaltare la domanda chiedendoci: <<l’eterosessualità è una scelta?>>.”
Ulteriore dogma, che ne contraddice altri ed ha conseguenze devastanti.
Intanto l’opuscolo è bene attento a non prendere in esame l’ipotesi opposta, quella che un eterosessuale, un ragazzo ad esempio, sia spinto ad avere relazioni sessuali con un uomo, magari “per pregiudizi di ordine morale, sociale” ecc. (quante volte abbiamo sentito che “i gay sono più sensibili, creativi, estroversi”), magari perché attratto dalla personalità e non dalla sessualità di questo uomo, il quale approfitta del suo ascendente, e dunque questo ragazzo non riesce a “sviluppare un’identità eterosessuale serena e assertiva” ecc. Così come nella cultura “omofoba” di un tempo, basta poco per farsi etichettare come gay o almeno come diverso dagli altri: un maschio che giochi con le bambole o si diverta a indossare indumenti femminili, ad esempio. La differenza è che un tempo la cosa veniva stupidamente e pubblicamente esecrata e magari punita, oggi stupidamente lodata e indicata ai compagni di scuola come esempio di positiva varietà.
Se l’omosessualità non è per nulla una scelta, potremmo chiederci come fanno i bisessuali (la lettera B, di LGBT, diventato una specie di nuovo quadrilittero sacro) nelle loro relazioni, evidentemente multiple. Come scelgono, oggi, se andare con un maschio o una femmina? Anche per loro è una natura insopprimibile, però a fasi alterne? Ma allora, a molto maggior ragione, non potrebbe ritenersi una natura insopprimibile, per un marito, andare con altre donne oltre alla moglie e viceversa? Ecco, questo approccio, dove si presume che la volontà e la responsabilità non abbiano alcun ruolo, può portare molto molto lontano. Tutte le “nature insopprimibili” devono essere accettate, e magari sondate e stimolate nelle aule scolastiche? E perché limitarsi solo al sesso? Tutti i comportamenti umani potrebbero essere considerati “natura insopprimibile”. Dico tutto questo non certo per fare di ogni erba un fascio, ma proprio per evitare che lo si faccia. Se i comportamenti umani sono tutti “natura insopprimibile”, la convivenza sociale diventa problematica. Per non parlare del fatto che questo approccio è la più radicale negazione di ogni precetto, comandamento e norma di carattere morale.
A questo punto, è meno inaccettabile la dottrina “ricercante” (secondo la quale le molteplici e multiformi relazioni sessuali sono una sorta di “ricerca di sé”, che per lo meno non esclude l’influenza della volontà delle persone e consente di porre razionalmente dei limiti: ricerca pure quanto vuoi, tra uomini e donne, ma non “ricercare” tra i bambini o, se hai un legame che implica fedeltà, considera chiuse, almeno provvisoriamente le tue “ricerche”). Certo, però, non si può pensare di benedire liturgicamente queste “ricerche”, e trovo insultante dire, come dice la “Commissione famiglia, matrimonio e coppie di fatto” della Chiesa Valdese, che in queste “ricerche” “il credente trova uno degli spazi privilegiati di espressione della fede e dell’amore conosciuti in Cristo”.
Ma l’opuscolo che piace a Riforma è “naturalista” e dunque dà radicalmente torto all’ala “ricercante”. Insomma, secondo la signora Silvana Ronco, paladina della “scuola laica”, andrebbe imposto nelle scuole un testo che considera i credenti potenziali omofobi, che per “Chiesa” intende solo quella Cattolica Romana, e che sconfessa, per dogma, le teorie di una delle due ali omosessualiste della chiesa valdese. Non male come laicità)!
Lucio Malan
(2 – continua)
Io sono scandalizzata di tutto ciò…non sarò moderna forse perché ho già i capelli bianchi e probabilmente appartengo a un’altra generazione!
Negli Stati Uniti sono molto più avanti di noi…e io rimango ancora più sconcertata: mi raccontano che è tutto nella normalità laggiù per due omosessuali comprare via internet degli ovuli di una donna che non si saprà mai chi è, i quali ovuli saranno fecondati dagli spermatozoi del genitore 1 e del genitore 2 (omosessuali), gli ovuli fecondati, saranno “impiantati” in un utero in affitto di una donna che evidentemente non sarà la madre, che avrà due gemelli uno con le caratteristiche del genitore 1, e l’altro con le caratteristiche del genitore 2, i quali però avranno scelto precedentemente le caratteristiche dei loro figli , se biondi o bruni ecc. Se poi la coppia si separerà ogni genitore prenderà con sé il proprio figlio; (scusate la spiegazione infantile)e questo è nella normalità in quasi tutti gli Stati Uniti…ma come si fa a definire ciò “normalità” NO! QUESTA E’ UNA VERA E PROPRIA CONGIURA CONTRO IL DIO CREATORE E LE SUE LEGGI NATURALI. Con la teoria assurda dell’evoluzionismo hanno attaccato l’insegnamento vero dell’Iddio creatore, e con lo sconvolgimento procreativo attaccano le leggi naturali stabilite dal Creatore, ma la congiura è innata nel cuore dell’uomo da sempre, lo leggiamo già nei Salmi: “Perché questo tumulto fra le nazioni, e perché meditano i popoli cose vane? I re della terra si danno convegno contro il Signore e contro il suo unto, dicendo: Spezziamo i loro legami e liberiamoci dalle loro catene. Colui che siede nel cielo ne riderà il Signore si farà beffe di loro. Egli parlerà loro nella sua ira e nel suo furore li renderà smarriti” (Salmo 2:1-5).
Spezzare i legami di Dio e liberarci dalle sue catene per vivere una vita libera secondo le nostre inclinazioni naturali per poi giungere a “creare” un dio a nostra immagine e somiglianza, dandogli gli stessi nomi del vero Dio è un auto-inganno, la realtà è che le nazioni congiurano insieme contro il Signore e il suo unto…quel che fa male è che in prima fila in questa ribellione ci sia la cosiddetta “Chiesa valdese” la mia chiesa d’origine, con i suoi slogan, le sue bandiere e suoi insegamenti
Condivido, oltre al tuo essere scandalizzata, tutte le tue ragioni. In particolare quanto scrivi alla fine: “Spezzare i legami di Dio e liberarci dalle sue catene per vivere una vita libera secondo le nostre inclinazioni naturali per poi giungere a “creare” un dio a nostra immagine e somiglianza, dandogli gli stessi nomi del vero Dio è un auto-inganno, la realtà è che le nazioni congiurano insieme contro il Signore e il suo unto…quel che fa male è che in prima fila in questa ribellione ci sia la cosiddetta “Chiesa valdese” la mia chiesa d’origine, con i suoi slogan, le sue bandiere e suoi insegamenti”.
Quanto astio e rabbia! Che sito pieno di livore! Rilassatevi! Dio ama anche voi di sentieri antichi! Che la sua luce rischiari l’oscurità del vostro cuore! Amen
Non capisco dove Teofilo veda astio e rabbia. Né in generale nel sito, né, in particolare, in questo articolo. Sarebbe bello che i nostri critici ogni tanto entrassero nel merito, argomentassero, dicessero dove – secondo loro – sbagliamo. Invece, il massimo sono messaggi cone questo, che almeno non insultano, anche se vedersi attribuire “astio” e “rabbia” non è simpatico. Forse il problema è che tali nostri critici sono troppo abituati ad aver a che fare con chi dà loro ragione e dice quanto sono bravi, che appena uno dissente sono così stupiti che pensano che debba per forza esserci dietro qualche turpe sentimento. Caro Teofilo, ci vorrebbe dire dove il regionamento dell’articolo sbaglia?