Riflessione sulla famiglia (3) – Una minoranza ha scritto un documento non condiviso dalla maggioranza dei valdesi

Devo confessare che è facile rimanere ingannati da questa “falsa dottrina dell’amore cristiano” che prevale su tutto il resto, anche sulla volontà espressa da Dio attraverso la Scrittura, e che anch’io per un tempo ho condiviso, sedotto dai falsi profeti dell’ideologia gender, ma da cui (ringrazio Dio che mi ha aperto gli occhi, la mente e il cuore), mi sono liberato. Oggi la nostra Chiesa Valdese (che vuole essere inclusiva di tutto e di tutti) ha aperto le porte alle benedizioni omo-affettive e alla famiglia gender, in attesa (temo) di celebrare anche nozze omo/lesbo, batte sul tasto dell’amore di Dio per giustificare teologicamente queste posizioni sul nuovo modello di famiglia (purtroppo condivise anche da altre Chiese Evangeliche Storiche Europee e Nord Americane). È facile, come dicevo, essere ingannati da questi falsi profeti che distorcono la verità biblica con ragionamenti filosofici che nulla hanno a che vedere con la Bibbia, facendo leva su un mal inteso senso dell’amore per tutti.

Oggi avviene che alcune persone, dichiaratamente omosessuali, si avvicinano alla Chiesa Valdese, spesso non perché realmente interessati ad accogliere la fede cristiana e chiedere l’aiuto di Dio affinché li liberi dalla loro condizione di peccato, ma solo perché nella nostra chiesa trovano quell’appoggio all’ideologia gender che la società civile in gran parte ancora rifiuta. Di fronte a queste persone, di sicuro bisognose di aiuto e accoglienza (come tutti i peccatori che si avvicinano alla fede) la reazione delle nostre Chiese è quella di vedere in loro solo dei “perseguitati ingiustamente” a causa della loro condizione, e invece di pregare per la loro salvezza, accogliendoli quali fratelli e sorelle che vogliono allontanarsi dal loro peccato con l’aiuto di Dio e dei fratelli della comunità (come avviene per tutti i peccatori che, riconoscendosi tali, ottengono il perdono di Dio), le nostre Chiese invece tengono un atteggiamento per lo meno bizzarro, e sicuramente contrario al dettato biblico e al volere di Dio, giustificando e benedicendo il peccato, anziché aiutare il peccatore a liberarsi da esso!

Arrivando al documento sulle famiglie del Sinodo Valdese 2015, è fin troppo evidente che lo stesso risulta essere il prodotto di un ristretto gruppo di persone che all’interno delle nostre Chiese hanno sposato l’ideologia “gender” e che tale documento non rifletta la posizione della maggioranza dei membri della Chiesa Valdese (già in passato ho sottolineato come la composizione del Sinodo Valdese, che lo ha votato, è tutto tranne che democratica). Nondimeno, pochi osano contraddire la linea ufficiale imposta da questo piccolo gruppo, per timore di essere accusati di “mancanza d’amore e di discriminazione nei confronti degli omosessuali” e quindi, sentendosi colpevoli, tacciono, quando invece con l’aiuto di Dio dovrebbero avere il coraggio di affermare ciò che è scritto nella Bibbia, (cosa che per inciso hanno il coraggio di fare i fratelli e le sorelle dei SAV e che per questo sono stati “condannati” da un Atto del Sinodo 2011).

Da parte mia sono convinto che il vero amore, quello che ci lega al nostro Signore Gesù Cristo e ai nostri fratelli ci indicherà la giusta strada da seguire e porterà molti altri fratelli e sorelle ad “aprire gli occhi e il cuore” sul pericolo che comporta questa nuova deviazione dai principi fondamentali che Dio ci ha dato, primo fra tutti quello che la famiglia è composta soltanto da un uomo, una donna e dai loro figli. Mi sento quindi di rivolgere un accorato e fraterno appello a tutti i membri di Chiesa e ai Pastori che fino ad oggi hanno “simpatizzato” per le posizioni assunte dalla nostra Chiesa sulla famiglia attraverso il documento del Sinodo 2015, perché “spinti” da sinceri sentimenti di amore verso il prossimo. Prego che possano aprire veramente il loro cuore al Signore, ritornando a vedere nella Scrittura, così come ci è stata trasmessa, l’unico punto di riferimento e l’unica guida che possa indicarci la volontà del Signore, abbandonando il sentiero ideologico-gender su cui si sono incamminati, per riaccogliere la Parola (Sola Scrittura) così come ci è stata trasmessa dagli Apostoli e riproposta dai Padri della Riforma cinque secoli fa. Il Nostro Padre Celeste è misericordioso e accogliente ed è pronto ad aprire le braccia a tutti i suoi figli che, dopo aver errato sulle vie del male, ritornano a lui pentiti e desiderosi di ritrovare la comunione con Cristo.

Nikodemos

(terza e ultima parte)

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