Un articolo sulle pagine torinesi di Repubblica del 5 agosto parla del nostro appello, ma la mette in politica, parla di “destra” (ignorando che aderiscono persone di varie simpatie politiche) e pesa le firme sulla base del ruolo politico che hanno, attribuendo anche cariche inesistenti (Giorgio Mathieu non è un dirigente del PdL). Se l’autore fosse il solito giornalista che sa poco dei Valdesi, pazienza. Spiace invece che l’autrice del pezzo sia la valdese Vera Schiavazzi. Ciascuno valuta gli altri con il proprio metro, si dice. Per la signora Schiavazzi, a quanto pare, i fratelli in fede sono prima di tutto degli avversari (o degli alleati) politici. Vorremmo però che sapesse indicarci una sola cosa che sia di destra o di sinistra nell’appello, che si limita a citare fatti avvenuti di recente, la Confessione di Fede della Chiesa Valdese e la Bibbia. Non sapevamo che fossero cose “di destra” e, nonostante Vera Schiavazzi, non ci crediamo.
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