Vediamo la seconda lettera di Giovanni.
In questo breve e unico capitolo della seconda lettera di Giovanni, nei primi versetti, la verità è menzionata a raffica; ne evidenzio due versetti: “Tutti quelli che hanno conosciuto la verità”; “a motivo della verità che dimora in noi e sarà con noi in eterno” (versetti 1,2).
Se al giorno d’oggi si osasse dire delle frasi del genere, si verrebbe immediatamente tacciati da fondamentalisti inquadrati e orgogliosi, che credono di avere la verità in tasca; gente della peggior specie! Chi invece dice che la verità è relativa, cioè che varia da un momento, luogo o persona ad un altro, che non ci sia una verità universale valida per tutti i popoli e in tutti i momenti e in tutti i luoghi, allora viene esaltato come illuminato, dalle nuove evoluzioni liberatorie da vecchi schemi, che san di muffa, i quali non aprono la mente verso orizzonti più ampi dove le persone vengono accettate, ognuna secondo la propria verità. Certo che questo non viene detto sempre apertamente, ma viene insegnato per esempio ai ragazzi, che la verità, o Dio, è come un grande elefante, non lo si può conoscere tutto; c’è chi vede solo la coda, chi solo la testa, e chi solo il piede, ma è sempre verità, è sempre Dio!
Ma allora, a questo punto, questa breve paginetta della Bibbia, dovrebbe essere strappata da tutte le Bibbie; oppure, quando si dice che siamo il popolo del Libro, allora si dovrebbe riflettere un momento sulle parole che escono dalle nostre labbra e dai nostri pulpiti. Cristo è predicato ovunque ed è ciò che conta, ma in questo capitolo a Cristo viene agginta un’altra parola: “dottrina”.
“Chi va oltre e non rimane nella dottrina di Cristo, non ha Dio. Chi rimane nella dottrina, ha il Padre e il Figlio. Se qualcuno viene a noi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo. Chi lo saluta partecipa alle sue opere malvage” (versetto 9;11).
Di Cristi ce ne sono tanti: “Molti verranno sotto il mio nome, dicendo: ‘Io sono il Cristo’. E ne sedurranno molti” (Matteo 24:5), ma di “dottrina di Cristo” ce ne una sola, quella che ha il profumo della verità tramandata e testimoniata da Gesù Cristo, dalla Scrittura, dagli apostoli e dalla chiesa storica; sì! da quella chiesa che attraverso i secoli è stata fedele alla Parola di Dio.
“I modernisti per più di un secolo hanno cercato di de-costruire la Bibbia, ora i post-modernisti cercano di de-costruire la storia del cristianesimo. ciò di cui abbiamo bisogno oggi è una riscoperta del cristianesimo biblico storico” (Borgonovo, Svizzera, il 30 maggio 2007). E’ necessario dunque, ai nostri tempi, non proseguire sulle nostre vie che ci portano a un’illusoria libertà nella falsa verità relativa, ma bensì incominciare a fare i primi passi verso un’altra meta, verso la luce della verità rivelata nelle Sacre Scritture.
Daniela Michelin Salomon
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