Per il pastore Platone con le benedizioni alle coppie dello stesso sesso “viene meno l’ipocrisia”

In un articolo su Riforma, “Non solo sentinelle”, il pastore Platone dice:  “Ci è capitato più volte di dover spiegare come mai, in qualità di cristiani, ci dicessimo a favore della benedizione di coppie omosessuali. Purtroppo in Italia siamo molto indietro rispetto al resto d’Europa, ed è per questo che la nostra azione non deve interrompersi: dobbiamo continuare a dire a gran voce che, con il riconoscimento dei diritti a una categoria di persone, non vengono meno i diritti degli altri: quel che viene meno è solo l’ipocrisia.” Sembra di capire che in pratica, chi è contrario alle benedizioni gay è ipocrita, ma non vorremmo forzare il pensiero, anche se non si capisce chi sono coloro che prima delle benedizioni erano ipocriti, e ora non lo sarebbero più. Sarebbero i gay ad essere stati ipocriti? Difficile che venga attribuito qualsivoglia difetto a questa categoria, divenuta ormai un modello culturale, sociale e magari anche di fede. Sarebbe la Chiesa Valdese stessa? Questo è possibile, visto che la pastora Letizia Tomassone ha detto che le faceva dal 2007, senza consultare la chiesa locale, assai prima che il Sinodo le autorizzasse a condizione che l’Assemblea di Chiesa consenta.  Se è così, è una affermazione forte. Difficile attribuire ipocrisia a noi, che eravamo apertamente contrari, prima e dopo, ma non ci stupiremmo che ci attribuissero anche questo, sempre in “spirito fraterno”, si capisce!

In realtà gli unici che logicamente potevano essere ipocriti sono proprio gli omosessualisti, da sempre favorevoli a ciò che la Parola di Dio definisce abominio, ma venuti allo scoperto solo oggi.

3 commenti

  1. Ben scritto. La replica al pastore Platone potrebbe essere che con la benedizione alle coppie omosessuali viene meno la fedeltà, data da tanti in modo ‘ipocrita’ alla Confessione di fede valdese ed alla Bibbia, ma tant’è…

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*