Avevamo notato nel 2013 che una iniziativa in Galilea, regione nel Nord Israele, non compresa in nessun modo nei “territori occupati” dal 1967 della Cisgiordania o Gaza, era classificata non come “Israele”, ma come “Galilea”. Unico caso fra le centinaia di progetti tutti indicanti lo stato sovrano nel quale venivano attuati.
Nel 2014 si è fatto un passo in più. Un finanziamento alla stessa organizzazione,
“Sindyanna of Galilee”, che troviamo al numero 395, quest’anno è addirittura classificato come “Territori Palestinesi”. Solo la propaganda palestinese arriva a questi estremi, e solo in arabo, perché in inglese generalmente è più prudente. L’otto per mille valdese invece non si fa questi problemi, e classifica un’attività la cui sede è a Kufr Cana (si veda la posizione nella mappa), come “Territori Palestinesi”.
A parziale compenso, la voce seguente è classificata come “Israele” e l’ente destinatario è doppio: “Sindyanna of Galilee” e “WAC”, una sorta di sindacato, il cui simbolo è disegnato sul modello della falce e martello, tradizionale simbolo comunista. Come le altre voci riferite a Israele, l’iniziativa è rivolta rigorosamente solo a persone di etnia palestinese.
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