di Paolo Brancè
Ho leggiucchiato su un topic di Facebook con il titolo “Intolleranza contro i Valdesi” i primi post di Giuseppe Auletta, cost there Giuseppe Lo Verde, e Peter Ciaccio, a commento della scritta “Valdese eretico” in caratteri verdi che sembra sia stata vergata nei pressi di Piazza Cavour a Roma (tanto per intenderci il cuore del sapere teologico dei Valdesi con la loro prestigiosa Facoltà di Teologia), mentre contemporaneamente compariva sulla porta della Facoltà Valdese di Teologia una svastica. Senz’altro noi dissentiamo da tali scritte squadriste e ce ne distanziamo. Nessun cristiano scriverà cose del genere.
Ma, senza entrare nei dettagli che possono essere suggeriti dai dialoghi di tale topic, noi vogliamo affermare fortemente che i Valdesi possono andare avanti con la loro teologia suicida. ma Senz’altro si alzerà forte e chiara la voce del dissenso che dirà a squarciagola “intolleranza dei Valdesi contro il Cristianesimo storico” riferendosi all’intero corpo ecclesiale valdese, pastori e membri di chiesa, che sostiene una concezione filosofico-teologica che nega la divinità di Gesù, l’attendibilità delle Scrittura come Parola di Dio, sostituita con l’affermazione “contiene la Parola di Dio”, mette in dubbio la risurrezione di Gesù, la Trinità, la nascita virginale di Gesù, un’etica lassista e immorale (quella dell’accoglienza indiscriminata degli omosessuali è la punta dell’iceberg…), la grazia a buon prezzo, la negazione dell’alienazione eterna del non credente da Dio che biblicamente viene definita con la parola “Inferno”. Essi sono terribilimente, minacciosamente, cinicamente intolleranti contro chi sostiene le verità millenarie della spiritualità apostolica. Nel topic si parla di ideologia(riporto uno stralcio dell’intervento di Peter Ciaccio, che è stato o è ancora, non l’ho capito, di Refo, Rete Evangelica Fede e Omosessualità: …”intendo che poche persone erano interessate ad un dibattito nel merito delle questioni o comunque c’è stato un polverone ideologico che non ha permesso la dovuta serenità su questioni che riguardano persone in carne e ossa, con un volto, con una vocazione, e non teorie o supposizioni. Tale polverone ha radicalizzato la situazione e a me un dibattito così non interessa, perché un dibattito dove le parti in causa non sono disposte (almeno in teoria) a farsi convincere dall’interlocutore è un non dibattito)”.
Se c’è una posizione fortemente ideologica è quella che sostiene ideologicamente il valore inalienabile dell’accoglienza del diverso, non solo per orientamento sessuale ma anche per teologia, ma di fatto poi isola i dissidenti che contrastano la concezione teologica neoumanistica atea che porta agli altari il diritto dell’uomo al posto di quello di Dio, e vuole legittimare questa teologia come “Parola di Dio”. I Valdesi dell’ultima ora stanno seminando vento e stanno raccogliendo tempesta, non devono meravigliarsi se adesso nel mondo evangelico conservatore si sia presa una posizione forte e chiara contro la loro defezione dal Vangelo della libertà.
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