Libro dei Proverbi.
“Il Signore ha fatto ogni cosa per uno scopo, anche l’empio per il giorno della sventura” (Proverbi 16:4).
Sicuramente a qualcuno non piacerà quel che sto per scrivere, ma in questo versetto c’è un’ indicazione precisa che ci porta a considerare che Dio ha fatto e organizzato il tutto, ogni cosa con il suo preordinato scopo; persino l’empio è stato fatto da Dio per il giorno della sventura. Se poi non vogliamo vedere, o non possiamo vedere, questo aspetto della sua supremazia che “ha sopportato con grande pazienza dei vasi d’ira preparati per la perdizione, e ciò per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria” (Romani 9:22,23), è solo perché, secondo me, a noi, figli degli uomini, piace avere sempre il controllo della situazione, mentre Dio è il solo Sovrano che stabilisce, decreta e ordina!
“Il vasaio non è forse padrone dell’argilla per trarre dalla stessa pasta un vaso per uso nobile e un altro per uso ignobile?” (Romani 9:21).
Tutto ciò non annulla certo la responsabilità dell’uomo e la chiamata da parte di Dio fatta all’uomo di scegliere la vita onde vivere… come dunque conciliare le due cose? A noi non è chiesto di conciliare un bel niente! Come se potessimo capire tutto di Dio e della sua Persona! “Oh, profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizi e investigabili le sue vie!” (Romani 11:33). Dio ci fa vedere due aspetti che a noi sembrano inconciliabili e ci dice di accettarli; a noi però non sta bene che la moneta abbia due facce, perché vorremmo controllare, con la nostra mente limitata, anche ciò che di Dio per il momento non possiamo del tutto capire. In questo caso credo che personalmente sono chiamata a fare una scelta: chi metto sul piedistallo? Dio e la sua sovranità che predispone ogni cosa o me stessa come padrona della mia vita? Io preferisco attenermi alla Scrittura che dichiara . “Non dipende né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia” (Romani 9:16).
Mettiamola in un altro modo – tanto per tentare di chiarire le idee!
L’ago della bussola punta sempre al nord in qualunque modo tu lo giri; anche se giri la bussola con la scritta sud messa al nord! Quest’ultimo modo di agire è quello che noi abbiamo fatto e seguito dal giorno che qualcuno ha scritto “uomo” dove doveva essere scritto “Dio”. Il sud esiste, come pure l’uomo esiste con la sua responsabilità, ma deve rimanere al suo posto e non invadere la sovranità di Dio! Il sud non sarà mai il nord, perché il nord ha in sé stesso una forza intrinseca di attrazione la quale non può essere confusa se non col rischio di cadere in balia di ogni confusione direzionale; e nel caso della sovranità di Dio, essa non può essere confusa con la volontà dell’uomo se non col rischio di cadere in balia di sé stessi, di ogni evento, pensiero e ideologia alterata e distorta.
Daniela
L’ho già commentato e condiviso. Ti ringrazio anche qui per la tua meditazione.
bossi senatur a vita?ma ande9 a de0 via i ciapp, banda de pirla!ora che ci penso: io alla foce del dio po, sul mosvino, ci ho pisciato dentro e non sono stato il solo.