Un sito ecumenico, pacifista e pro gay, attacca la Chiesa Valdese e “la sottocultura africana del ministro Kyenge”
“No alla Chiesa africana nelle Valli valdesi” – titola un sito internet piuttosto strutturato, che se la prende anche con “lo zoccolo duro dei pastori africani importati”, con i “neri acquisiti” e chiude con un “No alla dittatura religiosa africana nelle chiese di minoranza e nella società civile!”. Ci si aspetterebbe che simili parole, vagamente razziste, venissero da estremisti di destra – magari agitati per la visita del ministro Kyenge a Torre Pellice. No! Si tratta di Ecumenici per fare il bene, sito pacifista, pieno di riferimenti al “mahatma” Gandhi, pro gay in tutti i modi (evidentemente non conoscono le due parole di Gandhi contro gli omosessuali!).
Il timore di questi signori è che la Chiesa valdese si “africanizzi”, nel senso che gli africani neri “acquisiti per l’8 per mille o per fare il pieno di presenze nelle chiese di Calvino (magari sotto lo sguardo della RAI per il Natale a Milano, in casa CGIL)” prevalgano con le loro posizioni “contrarie al matrimonio LGBT” (lesbiche gay bisessuali transessuali).
Del resto, anche la relazione al Sinodo del 2012 conteneva valutazioni molto simili, anzi, più apertamente razziste; con tanto di affermazione che la contrarietà delle comunità di origine non italiana, africana in particolare, non aveva altre motivazioni che non una “omofobia ancestrale”. Evidentemente, la convinzione che, in nome della presunta “non discriminazione” verso gli omosessuali, si possa avere atteggiamenti razzisti sta mettendo radici!
Purtroppo, queste comunità africane che, basandosi sulla Bibbia, sono ovviamente svillaneggiate nella “chiesa del dialogo e dell’accoglienza” (per chi la pensa come loro), vengono emarginate a sufficienza da non impedire alla nomenklatura di andare avanti con l’attivismo pro gay su tutti i fronti – inclusa la legge che, per punire l’omofobia, renderà reato dire che una famiglia ha bisogno di un padre e una madre.
Il ministro Kyenge sarebbe contro i matrimoni omosessuali? Mai sentito. Ma la sua visita a Torre Pellice potrebbe essere una buona occasione per smentire o confermare.
Anche la camorra cnioicma ad evolversi. Da Il Mattino: NAPOLI Una transessuale capeggiava una delle falangi del clan camorristico degli scissionisti di Scampia. Un fatto che suona assolutamente inedito per la criminalite0 organizzata, non solo napoletana. Si chiama Ugo Gabriele, ma si faceva chiamare Ketty: e8 stato arrestato oggi dai carabinieri nel quartiere di Secondigliano a Napoli e ritenuto dagli investigatori elemento di spicco del clan. Il 27enne era sfuggito alla cattura due giorni fa quando su ordine della Dda napoletana erano scattate le manette ai polsi di 29 persone accusate di far parte di una rete di narcotraffico che dalla Spagna portava la droga a Scampia e da lec a diverse citte0 italiane.Oggi i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna (Napoli) lo hanno invece trovato in una casa di via Nuovo Tempio, alle spalle dell’aeroporto di Capodichino.Secondo gli investigatori Gabriele, che con il nome di Ketty era anche dedito alla prostituzione, aveva un ruolo di spicco nell’organizzazione camorristica che coordinava il traffico di droga smantellato con un blitz notturno due giorni fa (guarda le foto).