PIÙ DI 50 FIRMATARI, DI CUI 21 VALDESI: C’È ANCHE UN PASTORE.
SIGNIFICATIVI I 4 EX VALDESI.
QUANTI ALTRI SONO STATI ALLONTANATI DALLA DERIVA DEGLI ULTIMI DECENNI ?
Quando il 20 luglio partimmo per lanciare l’Appello al Sinodo per la Fedeltà alla nostra Confessione di Fede pensammo a quando a Sibaud, nel settembre 1689 i Valdesi, rimpatriati ma circondati da nemici enormemente più numerosi decisi a sterminarli, giurarono “di non separarci né disunirci fintantoché Dio ci conserverà la vita, e quand’anche avessimo la sventura di vederci ridotti a tre o quattro”. Ringraziammo il Signore di non essere meno numerosi di quei “tre o quattro” e formulammo la speranza di arrivare a 20. Oggi siamo 21 solo tra i membri di Chiesa Valdese, 4 simpatizzanti e 26 appartenenti ad altre denominazioni. Di questi, 4 hanno precisato di essere ex valdesi. Due di loro hanno scritto di aver lasciato la chiesa “causa degenerazione teologica, etica e politica della chiesa valdese medesima” e “per mantenere la mia fedeltà all’Evangelo di Gesù Cristo”. Di quanti altri che la pensano in questo modo non abbiamo saputo nulla ? Forse perché, a differenza dei quattro fratelli che hanno firmato, non hanno trovato o non hanno cercato altre chiese in cui vivere la loro fede e magari hanno finito per allontanarsi da Dio. Questo dovrebbe far riflettere coloro che hanno voluto e vogliono questa “evoluzione” della Chiesa Valdese.
Salutiamo con gioia la firma di un pastore Valdese di grande energia e dottrina, Archimede Bertolino.
Sottolineiamo la totale spontaneità di tutte le firme, intuibile dalla distribuzione geografica molto varia tra tutte le categorie dei firmatari.
Un grazie a tutti! Ai valdesi perché pensiamo che ricevano telefonate scandalizzate come quelle di cui abbiamo notizia diretta (“ma perché hai firmato!”, “evita di esporti!”, “ma pensa! Tirano fuori la Confessione di Fede del 1655!” che però è quella ufficiale ancora oggi, ecc.). Ai simpatizzanti perché immaginiamo potrebbero avvicinarsi alla Chiesa Valdese se essa si attenesse a fondamenti che tutt’ora, a parole, riconosce. Agli ex valdesi perché dimostrano affetto alla chiesa che si sono sentiti costretti a lasciare. Agli appartenenti ad altre denominazioni perché vogliono bene alla Chiesa Valdese più di tanti che ad essa appartengono e magari hanno anche in essa posizioni di responsabilità. Viene in mente la frase del vescovo Claudio: “Apostolico è chi custodisce la Dottrina degli Apostoli, non chi si vanta di sedersi sulla Cattedra dell’Apostolo… poiché il Signore dice che gli scribi e i farisei si sono seduti sulla cattedra di Mosé”. Allora forse: “Valdese è chi custodisce la Dottrina degli Apostoli (sempre seguita dai Valdesi), non chi si vanta (spesso neanche tanto) del nome di Valdese”.
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