Una delle caratteristiche del nostro tempo è l’accento molto forte che si pone sulla dignità e sui diritti della persona umana che devono essere onorati e per i quali bisogna battersi. Per quanto questo sia necessario, anche questa lotta risulterà (come ogni altra cosa in
questo mondo) sempre inefficace e distorta fintanto che i nostri diritti non siano controbilanciati dalla diligenza nell’espletare i nostri doveri, come sono stabiliti e definiti dalla Legge morale di Dio; e soprattutto quando saranno sottoposti ai diritti di Dio stesso, che altrettanto bisogna onorare e per i quali bisogna battersi. È la prospettiva “impopolare” che viene espressa dal testo biblico della Parola di Dio (Luca 17:7-10) sul quale riflettiamo questa Domenica, una pericope che porta il titolo, altrettanto impopolare di “I doveri dei servi”. Esaminandola senza pregiudizi potremo scoprire la chiave della vera libertà.
2 Ottobre – 22ma domenica dopo PentecosteSalmo da cantare: 137 [A Babilonia (ginevrino)].D/R del Catechismo di Heidelberg: Quarantaquattresima Domenica
Testi biblici: Lamentazioni 1:1-6; Salmo 137; 2 Timoteo 1:1-14; Luca 17:5-10
Preghiera: Onnipotente ed eterno Iddio, Tu sei sempre molto più disposto ad ascoltare che noi di pregare, e di dare più di quanto mai noi desideriamo o meritiamo. Riversa su di noi l’abbondanza della Tua misericordia, perdonaci quelle cose che la nostra coscienza teme, e dacci quelle buone cose che noi non siamo degni di chiedere se non fosse per i meriti e la mediazione di Gesù Cristo, nostro Salvatore, che vive e regna con Te e con lo Spirito Santo, un solo Dio per i secoli dei secoli. Amen.Predicazione: La lotta per il rispetto dei diritti di Dio
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