Per l’11 Febbraio 2018 – Quarta Domenica dopo l’Epifanìa
Nonostante. Gli israeliti, antichi e moderni, non sono stati “sostituiti” in quanto popolo di Dio da altri. L’incredulità e i peccati della maggior parte di loro non pregiudica la loro elezione da parte di Dio, “perché i doni e la vocazione di Dio sono irrevocabili” (Romani 11:29). Dio è sempre fedele alle sue promesse; quanto dona è per grazia immeritata, ed egli porta avanti i suoi eterni propositi in modo irresistibile, nonostante tutto. Noi credenti in Cristo di origine non ebraica, per grazia siamo stati innestati nel popolo di Dio e onoriamo l’Israele antico e moderno, perché è e rimane “speciale” agli occhi di Dio. Ma allora… Lasciamo rispondere alle perplessità dall’Apostolo nel prosieguo della lettera ai Romani.
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Paolo Castellina
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