I cieli raccontano e il firmamento annunzia. Un giorno rivolge parole, una notte comunica conoscenza. La loro voce non s’ode, ma il loro suono si diffonde per tutta la terra, i loro accenti giungono fino all’estremità del mondo.
Che cosa raccontano i cieli? La gloria di Dio! Che cosa annuncia i firmamento? L’opera delle sue mani! Il suono di tutto ciò che è stato creato si diffonde per tutta la terra; eppure nemmeno i pastori riescono ad udire questi suoni, voci, comunicazioni, racconti, annunzi.
Qualche giorno fa, nel tempio valdese di Pinerolo, un pastore ha accennato qualcosa sul Dio Creatore, ma evidenziando: “Creatore si fa per dire!” Certo, perché non si crede più che Dio abbia creato ogni cosa, oramai siamo completamente fuori e lontani da questi concetti, sono realtà rifiutate benché la Parola di Dio dichiari: “Le sue qualità invisibili, la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle sue opere; perciò essi sono inescusabili” (Romani 1: 20,21).
Daniela
Creatore si fa per dire? Non ci voglio credere… Che vergogna!