L’amore dell’Uomo – L’amore di Dio
“L’aria” che si respira nella chiese è l’atmosfera d’amore. La parola “amore” credo che si può udire in tutti i sermoni. Viene detto e ripetuto che ciò che conta è l’amore. Noi, figli degli uomini, abbiamo un concetto dell’amore che non è quello di Dio: questo sentimento abbraccia tutti, fino ad arrivare al punto di lasciar cadere ogni barriera per farlo brillare della sua luce più fulgida, dando una sensazione piacevole di accoglienza, libertà e luce; e questa è l’impressione gradevole che la carne, l’umanità, riceve.
Tutto ciò che è in opposizione a questo amore viene visto come religione antiquata, che tiene nelle catene del bigottismo, alla quale non si potrebbe più tornare se non sentendosi soffocare. Eppure Dio, nella Sua Parola, dice qualcos’altro: “Questo è l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti”. I suoi comandamenti sono quelli che ci tengono lontani da ogni forma di peccato, perché è quest’ultimo che ci rende schiavi: “Gesù rispose loro: In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato” (Giovanni 8:34). “Noi sappiamo che chiunque è nato da Dio non persiste nel peccare, ma colui che nacque da Dio lo protegge, e il maligno non lo tocca” (1Giovanni 5:18).
L’amore dunque può essere di due nature diverse, perché sono di due origini diverse: uno è l’amore dell’uomo, dove l’uomo è al centro e l’uomo va amato; è la religione dell’umanesimo, che ha la sua specifica sfera d’amore, e che ognuno ha la libertà di scegliere se questo si addice alla propria natura che ha origine unicamente nell’uomo. C’è poi l’amore di Dio, che ha la sua fonte nella vita che è il Figlio stesso (versetto 12); il quale ha compiuto la volontà del Padre in ogni suo comandamento e compie, e compierà in noi, che siamo generati da Lui, i comandamenti di Dio che non sono gravosi.
DMS
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