È persino banale ricordare che il Natale NON è quello delle luminarie, delle renne, delle slitte, degli alberi ornati di finti oro e argento, degli elfi e così via.
È piuttosto noto anche il fatto che Gesù NON è nato il 25 dicembre. Luca 2:8: ”Ora in quella stessa regione c’erano dei pastori che dimoravano all’aperto, nei campi, e di notte facevano la guardia al loro gregge.” In Giudea quest’anno di notte la temperatura scende in questi giorni a quattro gradi e più o meno altrettanto doveva essere duemila anni fa, un tempo anch’esso di temperature superiori alla media.
Ciò che si sa poco è che il vero Natale, quello del Messia Gesù, oltre ad essere quello autentico è anche meno conosciuto e assai più avvincente di quel mare di cianfrusaglie che ci invadono in queste settimane.
In questo articolo a puntate proveremo a fare un po’ di chiarezza.
Tanto per cominciare: non solo i Babbo Natale, le renne, gli alberi di Natale, la data del 25 dicembre, non hanno a che fare con l’unico Natale che conta, ma sono anche invenzioni fuori dalla Bibbia, l’unica fonte affidabile in merito, cose come la cometa, il bue e l’asino.
Mentre – anche questo sorprenderà probabilmente molti – sono molto importanti i magi (che non erano “re”, e non è detto che fossero tre), la bistrattata genealogia di Gesù e – attenzione: parla un valdese – la verginità di Maria.
Chiudiamo questa prima parte con altre due, anzi tre, notizie sorprendenti.
La prima: l’albero di Natale non viene dal Nord Europa, ma da Babilonia.
La seconda: mentre Gesù non è nato né il 25 dicembre né il 21, solstizio d’inverno, secondo le rispettive tradizioni, sono nati invece in questi giorni il dio egizio Horus, il dio babilonese Baal-Nimrod (Genesi 10:8-9), il dio greco Helios, il dio greco-romano Apollo, il dio hindu Mitra, il dio greco Dioniso e anche Poseidone è legato a questa parte dell’anno, cioè il solstizio d’inverno, o cinque giorni dopo (gli antichi contavano anche il giorno da cui si parte, dunque – nel nostro linguaggio sarebbe “quattro giorni dopo”) il solstizio.
La terza: senza la nascita di Gesù noi tutti saremmo persi e anche gli Ebrei si aspettavano un grande evento per quel tempo.
(prima parte – continua)
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