Liberi dalla Legge? (Galati 3:25-27; 4:4-7) – Culto di domenica 27 dicembre 2020

Prima domenica dopo il Natale

Letture bibliche: Salmo 147; Isaia 61-62:1-3; Galati 3:23-25; 4:4-7; Giovanni 1:1-18

Essere sottoposti a delle leggi è un fardello intollerabile? Dipende, soprattutto se si tratta di leggi umane discutibili. In Galati 4:4 le Sacre Scritture ci dicono: “Quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge”. Il Salvatore Gesù Cristo ci libera dall’asservimento alla legge? Quali leggi e come? Che cosa intende? E’ quello che cercheremo di comprendere nella riflessione di oggi.

Nascere e vivere in questo mondo significa essere sottoposti inevitabilmente a diversi tipi di legge. Non possiamo in alcun modo sfuggirvi né scegliere diversamente. Vi sono le leggi che Dio ha stabilito per il funzionamento del creato, come la legge di gravità, quelle che comunemente sono chiamate: “leggi di natura”. Vi sono poi le leggi della nazione in cui viviamo. Che siamo d’accordo con esse oppure no, non osservarle vuol dire incorrere inevitabilmente a conseguenze per noi negative, secondo la legge della causa e dell’effetto.

Nel testo biblico sul quale riflettiamo quest’oggi, tratto dalla lettera dell’apostolo Paolo ai cristiani della Galazia, l’Apostolo parla della nascita del Salvatore Gesù Cristo in questi termini: “Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l’adozione” (Galati 4:4-5). Di quale legge si parla? Sentiamo quel testo nel suo più ampio immediato contesto.

“Ora, prima che venisse la fede noi eravamo custoditi sotto la legge, come rinchiusi, in attesa della fede che doveva essere
rivelata.
Così la legge è stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinché fossimo giustificati per mezzo della fede. 
Ma, venuta la fede, non siamo più sotto un precettore (...)  quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto
alla legge, perché riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinché noi ricevessimo l'adozione. 
Ora perché voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: «Abba, Padre». 
Perciò tu non sei più servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede di Dio per mezzo di Cristo” (Galati 3:23-25; 4:4-7).

In questo testo, l’Apostolo ribadisce la verità fondamentale della fede cristiana, cioè che Dio, o meglio, l’eterno Figlio di Dio (che fa parte dell’Essere di Dio), è entrato in questo mondo come essere umano nascendo da una donna, quella che i vangeli identificano come Maria di Nazareth…

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