Il libro della Vita – Apocalisse 17 e 20

“Gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita fin dalla creazione del mondo si meraviglieranno (…) E vidi i morti, grandi e piccoli in piedi davanti al trono e i libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri , secondo le loro opere. (…) E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco” (Apocalisse 17:8; 20:12,15).

Nell’altra dimensione, quella spirituale, esistono dei libri, uno di questi è quello della vita, nel quale sono stati scritti i nomi dei “chiamati, degli eletti, dei fedeli” (Apocalisse 17:14).

Questi nomi non verrano scritti nel futuro e nemmeno sono scritti nel presente, come se Dio avesse la penna in mano e segnasse il nome di chi viene salvato man mano che si aggiunge alla Chiesa; ma questi nomi sono stati scritti nel libro della vita, prima della creazione del mondo.

Qui non è accennato alla preconoscenza di Dio che gli avrebbe permesso di conoscere in anticipo le scelte degli uomini, permettendogli così di scrivere il nome dei salvati nel libro; è vero, prima della predestinazione esiste la preconoscenza, ma non è la preconoscenza  che salva, e se la preconoscenza non salva, subito dopo giunge la predestinazione che non salva, ma stabilisce in anticipo e questo, ci piaccia o meno, è una dichiarazione che Dio è il Supremo, ed Egli fa ciò che gradisce.

Prima ancora di avere creato l’uomo, c’è stata la  libera volontà di scelta di Dio che aprì un libro, prese una penna e con inchiostro indelebile scrisse dei nomi usando “inchiostro rosso” che è il sangue di Gesù Cristo che nessuno ha il potere di cancellare.

Quel libro è stato aperto prima dello scorrere delle ore, ed è stato scritto con una lunga lista di nomi, poi è “stato chiuso”, e sarà riaperto alla fine dei tempi per essere letto ad alta voce.

Il libro della vita rispecchia quella dimensione della volontà e della decisione di Dio, gli altri libri rispecchiano l’uomo e la sua libera scelta, che lo porteranno a vedere scritte in un libro le sue opere, per essere poi giudicato secondo quello che avrà fatto.

Fermiamoci un attimo e ragioniamo; se la preconoscenza fosse il meccanismo che fa muovere Dio nel predestinare, vorrebbe dire che prima della preconoscenza ci sarebbe la scelta dell’uomo che la preconoscenza possiede, perciò la scelta dell’uomo verrebbe prima della predestinazione di Dio.

E voi pensate che Dio metta l’uomo e le sue scelte prima di sé stesso?

Il libro della vita è la dimensione di Dio, gli altri libri sono la dimensione dell’uomo; all’ uomo piacerebbe mettere il libro della vita “insieme ai suoi libri”, ma non potrà mai farlo perché i libri verranno aperti e separatamente da essi ne verrà aperto un altro, quello di Dio, quello della vita, che non può essere confuso con le opere e le scelte dell’uomo.

Daniela

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*