Il Documento sulle famiglie (Sinodo Valdese 2015) 1 – Un dibattito che non c’è

Come sappiamo, view il Sinodo Valdese 2015 ha approvato il “Documento sulle famiglie”, che ha fatto parlare molto di sé. Proponiamo un’analisi del suo contenuto, senza dubbio ricco di spunti.

Quale dibattito?

La prima affermazione della premessa è già azzardata, sostenendo che la Chiesa valdese “da alcuni anni sta affrontando un dibattito inerente la comunione di coppia e la vita familiare”. Di che dibattito stanno parlando? Sarebbe un dibattito quello dove le opinioni diverse dal pensiero unico sono nascoste, censurate, o distorte? Quello dove il presidente del Sinodo 2010 ha proibito di parlare di un appello firmato da quaranta membri di chiesa tra cui un pastore? Quello dove l’unico organo di informazione che esprime dissenso, cioè valdesi.eu, viene “deplorato” dal Sinodo con un ordine del giorno che dice il falso? Quello dove di quanto hanno detto i pastori delle comunità “etniche” si viene a sapere solo indirettamente, un anno dopo, grazie ad allusioni che scivolano nel razzismo, contenute nella relazione al Sinodo seguente? Quello dove si nega addirittura l’esistenza di un dissenso, e dunque si ammette chiaramente di non aver nessuna intenzione di aprire un dibattito? Quello nel quale non si vuole far sapere che una pastora e professora di teologia ha detto davanti a un milione di telespettatori che avere relazioni sessuali con uomini e donne è un dono di Dio?

E, se anche ci fosse, a che serve un dibattito nel 2015, se fin dal 2007 una pastora ha pubblicamente dichiarato di benedire le coppie omosessuali e un altro lo ha fatto con tanto di giornalisti che lo hanno – non smentiti – definito “matrimonio” nel 2010, prima che il Sinodo decidesse in merito? Che senso ha approvare nel 2010 le benedizioni e modificare il Documento della famiglia solo nel 2015?

Una Commissione del tutto squilibrata

Finalmente apprendiamo la composizione della famigerata commissione incaricata di “elaborare un nuovo documento di riflessione di famiglia, matrimonio e coppie di fatto”. Coordinatore è il pastore Paolo Ribet, di cui, accanto ad altri episodi, ricordiamo una meditazione “biblica” nella quale si sforzava di trovare nella Bibbia appigli per una concezione vaga della famiglia tirando fuori degli esempi totalmente strampalati, come quando affermava che Tamar ha un rapporto con suo suocero per dare una discendenza a suo marito e per questo viene ed è lodata, mentre nella Bibbia non si trova alcuna lode di Tamar. Segue il professore di teologia Enrico Benedetto, secondo il quale l’Evangelo non è altro che “guardare con benevolenza le situazioni di vita che incontriamo”.

(prima parte  – continua)

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