Il “Caso Malan” e le pretese del pensiero unico dominante

Il recente “Caso Malan” e le pretese del pensiero unico dominante su alcune questioni di interpretazione della Bibbia e di etica sessuale. Dichiarazione del movimento “Sentieri Antichi Valdesi”

La recente polemica proveniente da esponenti della chiesa valdese e dai loro sostenitori come da alcuni ambienti politici su alcune affermazioni dell’on Lucio Malan sulla questione dell’omosessualità è del tutto pretestuosa.

Indipendentemente dal contesto in cui sono state originalmente pronunciate e dal chiarimento già fatto a loro riguardo (che viene convenientemente ignorato) essa rivela la fondamentale intolleranza degli ambienti dell’establishment valdo-metodista e loro affini come pure da certi ambienti politici verso posizioni che non si allineano al “pensiero unico” oggi prevalente in quella chiesa e imposto nella società. Tali posizioni, infatti, che siano o meno sanzionate da atti ufficiali del Sinodo valdo-metodista e simili, non solo vengono fatte passare come indiscutibilmente fondate (?) e “ampiamente accreditate” dall’erudizione biblica (quale?) ma sono presentate come se fossero le uniche possibili per potersi dichiarare non solo “valdesi” e “protestanti”, ma anche “cristiani [1]”.

Esse ignorano, distorcono e generalmente deridono l’interpretazione di ciò che riguarda la dottrina biblica tradizionale cristiana sull’omosessualità sostenuta e difesa dalle chiese e dai cristiani di tendenza conservatrice ed appoggiata da un’erudizione non meno rigorosa di quella concorrente [2].

I cristiani di tendenza conservatrice di molte chiese oggi contestano, infatti, la legittimità delle posizioni oggi prevalenti a riguardo dell’etica sessuale in quanto pregiudicata da presupposti ideologici e filosofici estranei alla secolare tradizione biblica cristiana e rivendicano il diritto di continuare a sostenerla e diffonderla.

Il sen. Malan, quindi, ha pienamente il diritto di dichiararsi valdese, protestante e sicuramente anche cristiano anche se le sue persuasioni non corrispondono a quella che è giunta ad essere. più o meno legittimamente, la posizione ufficiale della chiesa valdo-metodista sull’etica sessuale e simili o non conforme alla “vulgata” oggi prevalente.

Non solo questo, ma anche egli ha pienamente il diritto (e noi diciamo il dovere) di esprimere e promuovere pubblicamente le sue persuasioni, contestando noi un malinteso laicismo che vorrebbe che tali persuasioni rimanessero al massimo “nel privato” o giudicate “non convenienti” agli equilibri di potere ed interessi delle forze oggi dominanti.

Di fatto noi abbiamo il dovere, davanti a Dio, di esprimerle e promuoverle, che piaccia o non piaccia a qualcuno, che siano convenienti oppure meno. E questo in forza del principio e prescrizione biblica (che riguarda ogni cristiano): “Predica la parola, insisti in ogni occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento e pazienza” (2 Timoteo 4:2 NR), come pure: “Carissimi, avendo un gran desiderio di scrivervi della nostra comune salvezza, mi sono trovato costretto a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che è stata trasmessa ai santi una volta per sempre” (Giuda 3 NR).

Note

[1] Questo atteggiamento è tipico dalla mentalità di chi si ritiene “progressista” e che, rienendo falsamente che la sua posizione sia incontrovertibile, tende allo stesso fanatismo intollerante di cui accusa i suoi avversari, ma di segno opposto. Un tale “progressismo” dipende dall’esasperazione dell’attuale e ipocrita “cultura dei diritti” e del “politicamente corretto” come pure da una critica biblica radicale che mette in  questione le basi stesse della fede cristiana.

[2] Vedasi anche la nostra: Dichiarazione su fede cristiana ed omosessualità in https://www.valdesi.eu/dichiarazione-su-fede-cristiana-ed-omosessualita/

1 commento

  1. Alla fine hanno ragione gli ATEI che dicono che tutte le fedi e confessioni religiose sono fondate sul nulla…
    Ipotesi e fantasie senza alcun riscontro nel reale, ma che penalizzano e opprimono le persone reali… Gli omosessuali per esempio sono una minoranza fatta di milioni di persone nel mondo in carne e ossa che per un libro scritto non si sa neppure da chi e in nome di quale Dio che nessuno ha mai neppure visto vengono angariati, discriminati, giudicati, condannati e socialmente emarginati…
    La religione, le religioni sono veramente un oppio dei popoli nefaste. Tenetevi il vostro dio (in carattere minuscolo o in maiuscolo) e lasciate vivere in pace tutte le persone, soprattutto quelle che di voi s la vostra religione ne fanno volentieri a meno…

    + Giovanni Climaco Mapelli Arcivescovo

    Milano, 26 Novembre 2022

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