Un articolo dall’ottimo sito in inglese ‘Old Waldensian Paths‘
di Alison Bailey Castellina
I Valdesi, al momento dell’arrivo di Charles Beckwith, all’inizio del XIX secolo, non avevano alcun interesse per gli edifici ecclesiastici. Avevano conosciuto, per mano dei loro avversari, solo stragi sanguinose e distruzione delle loro case e luoghi di culto tanto che, di fatto gli edifici per loro avevano acquisito un valore del tutto secondario. I loro “luoghi sacri” erano i bastioni naturali del loro territorio, quelli che Dio aveva loro donato, come la stretta valle d’Angrogna, grotte nascoste e, la loro roccaforte segreta di Pra del Torno, dallo stretto ingresso. Lì si possono ancora vedere i luoghi dove, durante il Medioevo, preparavano i loro predicatori e missionari, detti “i barba” a studiare e diffondere il messaggio biblico, umili dimore di pietra e di legno. I loro “simboli” sacri erano le effimere nebbie delle montagne che avrebbero salvato loro la vita, discendendo per renderli invisibili ai loro nemici.
Quando Charles Beckwith arrivò a Torre Pellice, non riusciva a trovare una chiesa valdese nella città stessa, ma solo a una certa distanza da essa. Beckwith venuto da un paese di villaggi al cui cuore stavano le loro chiese, mentre i valdesi avevano tenuto i loro luoghi sacri profondamente nascosti alla vista. Così Beckwith decise di rendere la loro chiesa più centrale e più visibile . L’imponente stile architettonico che era di moda all’epoca era quello “neo-rinascimentale”, in cui l’inglese Principe Albert aveva costruito Osborne House, la sua casa privata sull’isola di Wight . Così Charles Beckwith fece costruire a sue spese il quartiere generale dei valdesi con uno stile simile a quello, nonostante che esso pure fosse lo stile architettonico degli ex acerrimi nemici dei Valdesi. In buona fede Beckwith voleva che anche i Valdesi avessero i loro “status symbol”, ma questi edifici non erano un riflesso della storia di questo popolo.
La visione di Charles Beckwith era quella di creare una sorta di “chiesa stabilita” valdese ad imitazione di quella anglicana che egli conosceva attraverso l’istruzione e l’edificazione di edifici signorili diversi da quelli che i Valdesi avevano avuto fino ad allora. I Valdesi non erano mai stati un popolo di raffinate architetture, nessuna cattedrale, nessuna “piramide nel desero” come quelle degli Egiziani, espressione delle loro amibizioni egoistiche ed idolatria, non di conoscenza del Dio vero e vivente.
I valdesi impoveriti delle valli del 19° secolo non si erano opposti alla visione maestosa del generale Beckwith perché non solo aveva offerfto opportunità di istruzione, ma anche buoni doni spirituali.
Beckwith voleva che i valdesi predicassero in italiano al fine di raggiungere il resto della penisola italiana per Cristo. Per questo motivo aveva fatto inviare alcuni, fra i quali il prof. Bartolomeo Malan, rettore della scuola teologica di Torre Pellice, a Firenze per otto mesi, con un generoso dono di denaro affinché imparasse un perfetto italiano, che a quel tempo solo pochi valdesi potevano parlare correttamente. Quando, al suo ritorno, udì il prof. Malan predicare per la prima volta in italiano, Beckwith ne era rimasto estasiato e riconoscente. In questo senso il generale Beckwith fu considerato uno dei “padri” della chiesa valdese per i suoi altissimi meriti, di amore e di carità. Legando però l’antico movimento valdese ad eleganti edifici in stile neo-rinascimentale, quello sarebbe stato pure una sorta di tradimento del loro antico spirito.
Il vero spirito dei Valdesi rimane nei cottage di Pra del Torno, nelle rocce di Angrogna, , nelle grotte nascoste in montagna e in quella vecchia scuola biblica, ora in vendita. La vera potenza spirituale è però nell’aderenza alla verità, non in bei palazzi, nel leggere, credere e comunicare la Parola di Dio. Coloro che vogliono rimanere nella loro vera linea devono praticare quell’antico spirito senza lasciarsi affascinare da ciò che vale agli occhi del mondo.
“Il vero spirito dei Valdesi rimane nei cottage di Pra del Torno, nelle rocce di Angrogna, , nelle grotte nascoste in montagna e in quella vecchia scuola biblica, ora in vendita. La vera potenza spirituale è però nell’aderenza alla verità, non in bei palazzi, nel leggere, credere e comunicare la Parola di Dio. Coloro che vogliono rimanere nella loro vera linea devono praticare quell’antico spirito senza lasciarsi affascinare da ciò che vale agli occhi del mondo.”
Grazie Alison!