Fin dal lontano 2011 abbiamo denunciato il pericolo che “l’ambiente” diventi per la Chiesa Valdese (e anche per molte altre che ci stanno un po’ meno a cuore) una vera e propria divinità. Ora la Chiesa di Svezia di Malmö lo dice apertamente, con un Tweet, pubblicato già nel dicembre scorso, in cui dice: “Ascoltate! Gesù di Nazareth ha ora nominato uno dei suoi successori, il suo nome è Greta Thunberg.”
Ci sarebbe qualche centinaio di motivi per dire quanto è blasfema questa apostasia. Qui ne basta una, il successore di Gesù non esiste. E’ lui che tornerà, non altri: «Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo.»
Insomma, non solo certo ambientalismo è religione, ma ha anche trovato il suo messia, nella sedicenne vittima di una operazione mediatica messa su dalla madre e da un esperto di marketing. Per noi cristiani, per noi veri valdesi dovrebbe essere facile orientarci al riguardo.
Quanto alla Chiesa di Svezia, nel suo sito si presente per quale essa ormai è: una Onlus che ha il nome di Chiesa ma che quasi nasconde il suo fondamento: Gesù il Cristo, il Messia. Forse il fatto che ora, almeno per quelli di Malmö, è il predecessore di Greta, li spingerà a conoscerlo un po’ meglio! Dicono che i loro valori fondamentali sono “pace, riconciliazione, giustizia e sostenibilità”. Dov’è la fede in Dio? Del resto, parlando del loro fondamento teologico, affermano che la loro struttura democratica permette loro di “adattare la fede e la teologia al mondo in cui viviamo”. L’apostasia e la blasfemia sono infatti un grande cambiamento per una chiesa che fu riformata, cioè che deve sempre farsi formare dalla immutabile Parola di Dio.
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