Gli orfani della chiesa valdese? Chi sono? Forse i bambini che un tempo erano strappati dalle famiglie valdesi delle valli per essere “rieducati” altrove come “buoni cattolici”? Forse sono i figli di quei genitori valdesi massacrati durante le persecuzioni e che erano stati accolti con amore da altre famiglie? Forse coloro che sono cresciuti in un orfanotrofio evangelico?
No, sono coloro che non si riconoscono più nell’attuale andazzo della chiesa valdese, nelle sue predicazioni, classi di “studio biblico” e pubblicazioni, e che se ne allontanano. Sono persino coloro che, un tempo speranzosi, studiano per un po’ nella Facoltà Valdese ma che in breve tempo si rendono conto che quello che odono da quelle cattedre non è l’Evangelo biblico, ma le “teorie critiche” e le ideologie moderne, e che rifiutano di esserne plasmati “a loro immagine e somiglianza”, coloro che non vogliono piegare anche loro il ginocchio di fronte a quei “Baal” (per non parlare di coloro che in quella scuola perdono la fede). Sono anche orfani della chiesa valdese quei credenti di differente origine che avrebbero volentieri aderito al movimento valdese se solo la chiesa valdese di oggi portasse avanti autenticamente la fede della Riforma classica invece di correre dietro ad ogni moda teologica, sociale e politica a cui aderisce spacciandola per progresso.
Quanta gente, in Italia, sarebbe stata valdese, ma che, per vari e ben giustificabili motivi, si sente respinta e va altrove? Dove va? Qualcuno, per non ricevere pietre, anziché pane da quei pulpiti si ritira in isolamento coltivando nel proprio cuore l’antica fede dei padri, ma senza una comunità sopravvivere spiritualmente è molto difficile. Altri si uniscono a differenti denominazioni evangeliche. Bisogna certo essere riconoscenti per esse, ma spesso sono inadeguate perché non rispondono completamente ai principi storici della Riforma protestante ai quali questi “orfani” credono. Esse, di fatto, non hanno alcun rilevante impatto sulla nostra nazione che avrebbe bisogno dell’Evangelo e del rinnovamento spirituale che solo esso può generare. Altri, grazie alle tecnologie moderne, si tengono in contatto virtuale con credenti di simile persuasione. Benché questo sia importante, non può essere come tale la chiesa di cui parla il Nuovo Testamento.
Agli attuali dirigenti della chiesa valdese tutti questi credenti, però, non importano: “Se non si conformano, se non sono d’accordo con noi, se ne vadano! Tanto per noi di guadagnato. Meno guastafeste tra i piedi!” dicono più o meno apertamente. Il problema per loro è quando gli orfani della chiesa valdese reagiscono e osano pure organizzarsi. Questo, allora, diventa per alcuni, uno scandalo intollerabile. “Non hanno alcun diritto – dicono – di criticare la chiesa valdese se non ne sono membri. Questa è la nostra chiesa, Che badino agli affari loro!“. Così, quando gli orfani della chiesa valdese firmano un appello al Sinodo, si sente dire: “Solo pochi membri di chiese valdesi l’hanno firmato e gli altri sono tutti estranei“. Secondo loro non avrebbero alcun diritto al nome di valdese che essi hanno preso solo per sé stravolgendone il significato storico.
Gli orfani della chiesa valdese si lasceranno ancora intimidire da questi discorsi? No, ora non più. Si faranno ora sentire. Gli altri si vergognano di questi orfani e li rinnegano. Gli orfani e le vedove, però, sono sempre stati cari al cuore di Dio e non verranno abbandonati!
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