MARTEDÌ SI DISCUTE DI BENEDIZIONI ALLE COPPIE OMOSESSUALI. E POI ALLE COPPIE DI FATTO. UN ALTRO PASTICCIO?

Così si legge nel programma affisso nella Casa Valdese

Si sapeva che si tornava a parlare delle benedizioni alle coppie dello stesso sesso. Le benedizioni alle coppie di fatto sono invece una novità. La nomenklatura si sarà accorta, pur ignorando questo sito che – per loro – non esiste, di ciò che diciamo da un anno e cioè che la discriminazione in questo momento è a favore delle coppie omosessuali che non devono portare nessuna certificazione che attesti l’assenza di legami coniugali vigenti con altra persona, mentre le coppie uomo-donna possono chiedere la benedizione solo se sono già sposati o se celebrano contestualmente il matrimonio?

Ma per rimediare a questa discriminazione dovrebbero istituire l’equivalente del matrimonio solo religioso praticato dai cattolici, di solito da vedovi e vedove per non perdere il diritto alla reversibilità della pensione del defunto coniuge. Oppure sarebbe un’altra cosa: un matrimonio di seconda classe? E chi non fosse ancora divorziato potrebbe avere la benedizione? O forse è un passo oltre il matrimonio salva-reversibilità, poiché consentirebbe a divorziati e divorziate di non perdere il mantenimento da parte dell’ex coniuge, pur “mettendosi a posto” in una solenne cerimonia? Mah, staremo a vedere! O meglio, a origliare, visto che il pubblico non è ammesso! Anche quest’anno, niente noia ai piedi del Vandalino!

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