FEDE… NEL RISCALDAMENTO GLOBALE (1a parte)

Su Riforma, una pastora si indigna sul paragone tra Bibbia e teorie sul riscaldamento climatico. Per dire che il riscaldamento climatico è una cosa seria!

Tra le prove bibliche della Confessione di fede valdese sulla Fede, il testo del 1655 cita 1 Corinzi 2:9-10: “Le cose che occhio non ha vedute, ed orecchio non ha udite, e non son salite in cuor d’uomo, son quelle che Iddio ha pre parate a quelli che l’amano. Ma Iddio le ha rivelate a noi per lo suo Spirito; perciocché lo Spirito investiga ogni cosa, eziandio le cose profonde di Dio.L’articolo “Stati Uniti. Cambiamenti climatici: la voce delle chiese deve farsi sentire”, a pagina 3 di Riforma del 1° novembre, ci dà una dimostrazione che ancora oggi, anche nel  mondo delle “chiese storiche” o “liberal”, c’è chi ha fede in “cose che occhio non ha vedute, e orecchio non ha udite”…

L’autrice di questo memorabile articolo è nientemeno che Muriel Schmid! E chi sarebbe costei, si potrà legittimamente chiedere? Evidentemente una persona di grande stima per finire su Riforma dritto-dritto dal dipartimento Lingue & Letterature dell’Università statale del lontano Utah. Si presume sia considerata una teologa, poiché nel 1998 ha ottenuto il dottorato – il “Ph. D.” – in teologia a Neuchâtel, con tesi su Elevazione e depravazione: l’evangelo (minuscolo nel curriculum della teologa) sotto la critica del Marchese (maiuscolo nel curriculum) de Sade”.

Definire “critica dell’evangelo” i libri del De Sade è davvero cosa degna di un piccolo approfondimento. Questo De Sade, da cui derivano le espressioni, “sadico”, “sadismo” e simili, ha scritto storie di fantasia il cui elemento principale sono personaggi dai comportamenti “sadici”. Non si tratta di cosette leggere, bensì storie di accanimento su individui – prevalentemente donne, ma anche uomini e bambine – talora consenzienti ma più spesso rapiti e poi oggetto di abusi sessuali di varia natura (rigorosamente mai del tipo che porta a procreare), fustigazioni e altre cruente torture che, non di rado, finiscono con la morte della vittima. Queste orribili pratiche sono accompagnate da strampalati ragionamenti pseudo-filosofici che ne teorizzano la totale liceità, sulla base della assoluta libertà personale del sadico (di solito – in quei racconti – un nobile facoltoso) di fare ciò che gli piace visto che ne ha il potere. Non mancano attacchi al cristianesimo, ritenuto un imbroglio fin dall’origine: Gesù è definito come un individuo che pratica trucchi da saltimbanco, e i suoi discepoli come individui rozzi che per ragione di potere ne proseguono l’opera.

Per queste turpi pagine la professoressa ha una particolare attenzione, tanto che, dopo la citata tesi di dottorato del 1998, saranno oggetto di sue pensose pubblicazioni anche nel 2000, 2001, 2003 e 2007. Il curriculum della teologa fornisce anche assicurazioni sul fatto che essa è adeguatamente filo-palestinese e anti-israeliana, doverosamente seguace della “teoria dei generi” (secondo la quale l’orientamento sessuale non ha nulla a che fare con il sesso di appartenenza,  coerentemente ogni tipo di unione sessuale vale quanto qualunque altro  e, meno coerentemente, tutte le più estreme rivendicazioni femministe sono da sostenere, nonostante essere “di genere femminile” sia – secondo la teoria – questione di opinione).

Presentata l’autrice, parliamo del contenuto, che parte da un articolo del matematico Benoit Rittaud su Le Nouvel Observateur, nel quale ritiene infondato l’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo di esperti sull’Evoluzione del Clima (Giec). La Schmid non ritiene necessario spiegare che tale rapporto sostiene la teoria, oggi prevalente, secondo la quale sarebbe in atto un pericoloso riscaldamento senza precedenti del nostro pianeta e che la causa sarebbero le emissioni di anidride carbonica da parte delle attività umane: dall’automobile alle grandi industrie, dal caminetto di casa alle centrali termoelettriche. Per lei questo è ormai scontato. Ciò che suscita la reazione della professoressa Schmid, la quale ha svolto anche funzioni di pastore, nella chiesa riformata svizzera e negli Usa, è il passaggio dove Rittaud “prende a pretesto il riferimento diretto al racconto biblico del diluvio per definire ingannevoli le predizioni del Giec! La critica è chiara: prendere sul serio le conclusioni del Giec equivale adottare una lettura letteralistica del racconto della Genesi difendendo la realtà storica del diluvio”.

Questo paragone suscita la forte reazione della teologa/pastora/professora. Per difendere l’attendibilità del testo della Genesi? No di certo! In tal caso l’articolo non sarebbe mai stato pubblicato da Riforma! La Schmid difende l’attendibilità del rapporto del Giec, dando evidentemente per scontato che la Bibbia sia intrinsecamente inattendibile. Si dovrebbe dunque presumere che la professoressa, oltre ad essere una esperta delle deliranti depravazioni di De Sade, sia anche una esperta del clima terrestre o almeno che citi fatti scientifici. Niente affatto! Ecco i suoi argomenti: “In Svizzera, la Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera (Fces) ha preso posizioni chiare riguardo al riscaldamento planetario e alla responsabilità etica delle chiese al riguardo, incoraggiando tra l’altro cambiamenti nella politica energetica del governo. La Conferenza dei vescovi svizzeri si è allineata sulle rivendicazioni della Fces”. Insomma, come un inquisitore qualsiasi, la professoressa Schmid ritiene che prese di posizioni di chiese e di vescovi valgano più delle argomentazioni, tutte schiettamente scientifiche, di Benoit Rittaud! Anzi, gli inquisitori accusavano Galileo Galilei di contraddire le Scritture, non la Conferenza dei vescovi svizzeri o qualche organismo politico-scientifico.

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*