E’ la casa un paradiso – “Riconoscenza infinita del popolo valdese per l’istituto della famiglia”

 Daniela Michelin Salomon

“Possiamo  affermare che la famiglia Valdese fu sempre la grande vittima delle persecuzioni religiose.

La guerra di religione è la più spietata di tutte. Nelle altre, gli eserciti combattono contro altri eserciti, soldati contro soldati, uomini contro uomini, ma nelle persecuzioni religiose, gli eserciti marciano contro vecchi, donne, fanciulli. Durante lunghi secoli le famiglie valdesi conobbero l’ansia delle vigilie d’armi, il terrore degli allarmi nel cuore della notte, le fughe disperate verso le montagne, le separazioni strazianti, i lutti più crudeli.

Ovunque  famiglie disperse, trucidate, distrutte…

In verità se al primo posto nella storia valdese spetta ai pionieri della fede, ai barba ed ai martiri, il secondo, tocca alla famiglia valdese che ha dato al martirologio del suo popolo un contributo così grande. E  se v’è un popolo che debba provare per l’istituto della famiglia una riconoscenza infinita, vorrei quasi dire una specie di culto, dovrebbe proprio essere quello valdese, e voi capite allora come sia triste cosa, oggi, il sentir parlare di decadenza della famiglia valdese!

La famiglia valdese è in crisi.

Quella nostra famiglia al cui pensiero si ridestano i palpiti più profondi del cuore e che abbiamo sempre considerato come un albergo di felicità e un oasi di pace nel gran campo di battaglia della vita, un baluardo contro la malvagità degli uomini, un asilo provvidenziale per i bimbi, i vecchi e gli ammalati, il tempio in cui da principio imparammo ad adorare iddio…questa nostra beneamata famiglia è in pericolo. S’ode parlare della sua decadenza. Appaiono i segni della sua rovina.”