Giulio Meotti, giornalista e scrittore italiano, che mette spesso denunzia l’incipiente decristianizzazione dell’Occidente (incalzata dal secolarismo e dall’Islam), mette in evidenza come pure questo fenomeno abbia un parallelo nell’oriente slavo (nonostante che vi sia indubbiamente lì una rivalutazione delle radici cristiane dopo la caduta del comunismo). L’attuale “russofobia” sicuramente è funzionale a questi progetti anti-cristiani. Il Meotti scrive:
“Avvelenata dalla ‘peste bianca’ che sta distruggendo l’Europa dall’Atlantico agli Urali. “Non si può respirare come cristiani con un solo polmone; bisogna aver due polmoni, quello orientale e quello occidentale”, disse Papa Giovanni Paolo II nel 1980. Era stata la proclamazione a co-patroni d’Europa, insieme con San Benedetto, dei due fratelli apostoli degli slavi, Cirillo e Metodio. Ma già al tempo, disse Wojtyla, il rischio è che l’Europa finisse “come un tisico, con un solo polmone”. Oggi entrambi i polmoni dell’Europa hanno smesso di funzionare”.
Il Meotti, però è, credo, indebitamente pessimista sul futuro della fede cristiana – che, per la provvidente grazia di Dio, nessuno mai riuscirà a sopprimere. Indipendentemente dalle affermazioni di papi e santi protettori (che come cristiano riformato mi lascia indifferente) credo che comunque l’idea dei “due polmoni” sia una bella immagine dell’importanza di non permettere che i cristiani di Occidente ed Oriente si facciano dividere da niente e da nessuno. Loro dovere in ogni circostanza è intensificare la loro testimonianza secondo il mandato del Signore Gesù: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Matteo 28:18-20). Valorizziamo dunque le tradizioni cristiane (occidentali ed orientali) nella misura che siano conformi all’insegnamento biblico. I “due polmoni” funzioneranno se avranno questa determinazione, ed allora “il respiro vitale di Dio” li animerà.
P. C.
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