Cosa dice la Confessione di Fede della Chiesa Valdese – Cosa professa la Chiesa oggi
Dalla lettera del 5 ottobre 1661 con cui Antonio Legèr (così si firma) la presentava ai Valdesi:
“E certo, carissimi fratelli, lo stato vostro, e nostro pericolosissimo, richiede che tutti insieme concorriamo, combattiamo e cooperiamo con santa vigilanza, non manco contra Satana, il mondo e li vitij, che contra gl’errori, per guardar le chiese nostre da una ruina totale, vedendo già il fuoco acceso e la desolazione deplorabile di tante altre Chiese in varij luoghi vicini e lontani, alle quali Iddio per suo giusto giudicio ha tolta la luce della verità.” |
Confessione di fede delle Chiese Riformate, Cattoliche et Apostoliche del Piemonte, confermata per testimonianze espresse dalla Santa Scrittura (1655)
Noi crediamo
Articolo 2 – Rivelazione
Che quello Iddio [menzionato nell’articolo1] s’è manifestato agli uomini nelle sue opere della Creazione e della Provvidenza, di più nella sua parola rivelata dal principio con oracoli in diverse maniere, poi messa in iscritto ne’ libri chiamati la Scrittura Santa.
Prove
Romani 1:20 : “Poiché le cose invisibili d’esso, la sua eterna potenza, e deità, essendo fin dalla creazion del mondo intese per le opere sue, si veggono chiaramente, talché sono inescusabili”. Salmo 19:1: “I cieli raccontano la gloria di Dio. E la distesa annunzia l’opera delle sue mani”. Salmo 19:8: “Gli Statuti del Signore son diritti, e rallegrano il cuore. Il comandamento del Signore è puro, ed illumina gli occhi.” Salmo 119:105: “La tua parola è una lampana al mio piè. Ed un lume al mio sentiero.” Ebrei 1:1 : “Avendo Iddio variamente, ed in molte maniere, parlato già anticamente a’ padri, ne’ profeti, in questi ultimi giorni, ha parlato a noi nel suo Figliuolo.” II Pietro 1:20 : “…sapendo questo imprima, che alcuna profezia non è di particolare intepretazione.” [21. Perciocché la profezia non fu già recata per volontà umana; ma i santi uomini di Dio hanno parlato, essendo sospinti dallo Spirito Santo].” II Timoteo 3:15-16: “Da fanciullo tu hai la conoscenza delle sacre lettere, le quali ti possono rendere savio a salute, per la fede che è in Cristo Gesù. Tutta la scrittura è divinamente inspirata, ed utile ad insegnare, ad arguire, a correggere, ad ammaestrare in giustizia”. Onde segue che in fatto di Religione non si deve ricever alcuna dottrina inventata dagl’huomini fuori della Parola di Dio contenuta pienamente nella Santa Scrittura.
Attualità
La frase di Legero che abbiamo scelto di inquadrare è di una attualità stupefacente. L’allusione alle “altre chiese” è evidentemente a quelle di obbedienza cattolico-romana, ma non esclude confessioni diverse. Come normalmente fanno gli antichi valdesi, l’atteggiamento verso queste non è di tracotante superiorità ma di compassione per il loro errore. Del resto, val la pena sottolineare che il titolo stesso della confessione indica le comunità valdesi come “chiese Riformate, Cattoliche e Apostoliche del Piemonte”.
Le parole dell’Articolo 2, così come le prove scritturali addotte sono poche ma granitiche. Dio si manifesta a noi attraverso la Creazione, la Provvidenza e “di più” nella Bibbia.
Oggi, assai più che in passato, è molto facile farsi ingannare rispetto a tutte e tre queste rivelazioni, quotidianamente attaccate da un razionalismo tracotante, ma raffazzonato e contraddittorio. Un razionalismo che dilaga nella cultura e nell’informazione, per nulla imbarazzato dalla compagnia con oroscopi all’ingrosso,
spiritismo da televendita, dogmi pseudo scientifici e pseudo etici, relativismi religiosi ed etici, che finiscono per essere in realtà schizofrenici agglomerati di varie superstizioni, e così via. Alcuni pretendono che “la Scienza”, spiegando certi fenomeni (ma non altri!) restringa sempre più il ruolo di Dio, a cominciare dalla Creazione. In realtà, un approccio che paradossalmente potremmo definire “laico”, o semplicemente logico, ci dice che in realtà le spiegazioni scientifiche elevano l’intervento di Dio a un livello superiore. Ad esempio, nessuno pensa più a divinità che soffiano e creano i venti, ma il prodursi di un’atmosfera respirabile, con venti e stagioni e temperature variabili è prodigio assai superiore.
Nella Chiesa Valdese di oggi, però, guai a porre minimamente in dubbio i corollari più estremi della teoria di Darwin! Della Bibbia ci si può tranquillamente prendere gioco, ma avere una visione non dogmatica di Darwin è equiparato a credere che la terra sia piatta. Per cui, non si parli della teoria del “disegno intelligente”, che ammette l’evoluzione e i suoi meccanismi ma suggerisce che questi non siano meramente casuali, poiché se lo fossero dovremmo avere un numero pressoché infinito di specie animali e, in particolare, una serie di specie tra gli esseri umani e la scimmia (e “il scimmio”,perbacco! Non dimentichiamo di usare un linguaggio inclusivo “di tutti e di tutte”, per carità. Altrimenti arriva una scomunica dai sacerdoti del “politicamente corretto”!) non solo nel passato, ma nel presente.
Quanto alla Provvidenza, non ne parliamo! Pensare che Dio intervenga nelle umane vicende è ormai ritenuta una superstizione perniciosa! “Non crediamo nei miracoli” scrivono i catecumeni nella loro “confessione di fede”.
Infine, peggio che peggio, la Bibbia. Qui il razionalismo dogmatico si spinge fino a volere dare spiegazioni razionalistiche di ogni tipo a tutte le affermazione che non garbano al “teologo” (cioè loro stessi), unico interprete, peggio del più clericale dei sacerdoti. L’unica spiegazione che viene esclusa è quella di II Pietro 1: 21: la “spinta” dello Spirito Santo. E perciò cancellano anche il verso precedente che mette in guardia dalle interpretazioni eccessive. Ma le poche righe della Confessione sono di una chiarezza ineludibile.
Il Signore aiuti ciascuno di noi a guardarsi dal farsi una Bibbia ad uso e consumo proprio anziché cercare in essa la volontà di Dio.
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