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COLLEGARSI CON LA REALTÀ RIFORMATA “CONSERVATRICE” INTERNAZIONALE di Paolo Castellina

11 Settembre 2010 admin 0

Cari amici,

paolo castellinasono contento che il dibattito sul “che fare” proceda e che vi sia accordo. Desidero ora solo continuarela riflessione con alcune aggiunte a quanto ho già scritto.

Ritengo che sia importante che vi colleghiate (e abbiate l’appoggio) a quanti nel mondo riformato, sia singoli credenti che chiese, possono identificarsi con la vostra (nostra, mi includo) posizione. 

Fin ora, nella chiesa valdese vi è stata una sorta di “congiura del silenzio” per quanto riguarda il movimento internazionale delle chiese riformate che vogliono essere coerentemente fedeli alle confessioni storiche di fede della Riforma e respingono l’involuzione liberale. Si tratta di chiese presbiteriane (ed anche battiste-riformate) indipendenti (e spesso con milioni di membri) come la Chiesa libera di Scozia e la Chiesa riformata liberata olandese (che nell’800 si erano staccate dalle chiese riformate di stato), la Chiesa presbiteriana in America e la Chiesa Presbiteriana Ortodossa (fondata da G. Machen) ed altre. Esiste pure nel Canton Ginevra chiese riformate indipendenti che si erano staccate al tempo del Risveglio). 

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La benedizione delle coppie omosessuali – Intervista al pastore Remo Cristallo, presidente della FCP

8 Settembre 2010 admin 0


Intervista al pastore Remo Cristallo presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia


La recente decisione del Sinodo valdese relativa alla benedizione delle coppie omosessuali ha suscitato diverse reazioni nel mondo evangelico. Il direttore di Oltre, Elpidio Pezzella, ha intervistato il pastore Remo Cristallo, presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali in Italia per raccogliere da un esponente autorevole la voce dei pentecostali sull’argomento.

Come giudica la decisione del Sinodo delle chiese valdesi e metodiste di aprire alla benedizione delle coppie omosessuali?

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LETTERA APERTA AI PASTORI di Samuele Sieve, Ginevra

7 Settembre 2010 admin 0

Cari pastori,
Molti anni or sono, mi avete insegnato un catechismo, permettendomi di conoscere la grazia che Dio rivolta agli uomini. In questa grazia ho creduto. Cioè la speranza di una vita dopo la morte, la resurrezione dei corpi, la vita eterna insomma.
Questa promessa di una nuova esistenza presso il Signore permette al credente di sopportare le pene di questa vita terrena, di rinunciare a vivere in modo disonesto, di ignorare le beffe degli increduli e le persecuzioni. A condizione di accettare certe regole che, sul momento e con l’idealismo della gioventù, sembrano facili, ma che con il passare degli anni e le esperienze cui l’esistenza ci confronta, ci si rende conto dell’impegno, del coraggio e della costanza che questo richiede al povero mortale e della gran dose di pazienza che il suo comportamento necessita da parte di Dio.