Cari amici,
sono contento che il dibattito sul “che fare” proceda e che vi sia accordo. Desidero ora solo continuarela riflessione con alcune aggiunte a quanto ho già scritto.
Ritengo che sia importante che vi colleghiate (e abbiate l’appoggio) a quanti nel mondo riformato, sia singoli credenti che chiese, possono identificarsi con la vostra (nostra, mi includo) posizione.
Fin ora, nella chiesa valdese vi è stata una sorta di “congiura del silenzio” per quanto riguarda il movimento internazionale delle chiese riformate che vogliono essere coerentemente fedeli alle confessioni storiche di fede della Riforma e respingono l’involuzione liberale. Si tratta di chiese presbiteriane (ed anche battiste-riformate) indipendenti (e spesso con milioni di membri) come la Chiesa libera di Scozia e la Chiesa riformata liberata olandese (che nell’800 si erano staccate dalle chiese riformate di stato), la Chiesa presbiteriana in America e la Chiesa Presbiteriana Ortodossa (fondata da G. Machen) ed altre. Esiste pure nel Canton Ginevra chiese riformate indipendenti che si erano staccate al tempo del Risveglio).