Natale 2011
Possa il vero Natale di Gesù farsi strada fra tutte le vanità che affollano questi giorni. Possa l’amore familiare rendere più gioiosi questi giorni e, Leggi Tutto »
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Ovvero la solenne riflessione del mistero di Gesù, luce del mondo che irrompe nell’esistenza umana oscurata dalla drammatica caducità temporale di Paolo Brancè “Tu concepirai Leggi Tutto »
Riforma pubblicò qualche anno fa (2009, se ricordo bene) la notizia che un pastore protestante di una chiesa olandese si professava ateo. Dopo qualche tempo Leggi Tutto »
La notizia censurata dagli organi di informazione valdesi ufficiali – La leggete solo qui, sul sito condannato dal Sinodo Il dialogo tra la Chiesa Valdese Leggi Tutto »
Cosa dice la Confessione di Fede della Chiesa Valdese – Cosa professa la Chiesa oggi Il più pesante attacco alla Chiesa valdese di oggi: l’articolo Leggi Tutto »
Annunciano il Vangelo di Caracalla. Gesù Cristo mai nominato. Buon rilievo sui mezzi di informazione La Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia, in occasione del Leggi Tutto »
Testo: Matteo 7:15-20
Lorenzo Abstemius, pseudonimo di Lorenzo Bevilacqua, umanista italiano del XV secolo, ispirandosi alle favole di Esopo, scrisse questa breve favola del lupo che si traveste da pecora:
“Un lupo, vestito con una pelle di pecora, si mescolò con il gregge di pecore, uccidendone ogni giorno una. When the shepherd noticed this was happening, he hanged the wolf on a very tall tree. Il pastore, avendo notato quando stava accadendo, impiccò il lupo su un albero molto alto. On other shepherds asking him why he had hanged a sheep, the shepherd answered: The skin is that of a sheep, but the activities were those of a wolf.’Gli altri pastori, chiedendogli con meraviglia perché avesse impiccato una pecora, il pastore rispose: La pelle è quella di una pecora, ma le attività sono quelle di un lupo”.
Simpatica favola, anche se macabra. Essa vuole insegnare che le azioni di uomini malevoli tradiscono gli abili camuffamenti che essi riescono ad escogitare per confondersi tra la gente dabbene. È vero il famoso detto, “il lupo perde il pelo, ma non il vizio”. Leggendo questa breve favola, non possiamo non accostarla all’accorato monito di Gesù rivolto ai discepoli di essere vigilanti e accorti di fronte a possibili mimetizzazioni di uomini che apparentemente condividono la stessa fede, ma che in realtà sono sostenitori di un altro evangelo(cfr. Gal. 1:6.-9): “Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono verso di voi in vesti da pecore, ma dentro sono lupi rapaci” (Matteo 7:15).
Desidero personalmente esprimere la mia completa concordanza di vedute con il contenuto dell’articolo riportato dal pastore Castellina. Considerazioni e opinioni che non sono affatto nuove, ma Leggi Tutto »
“13 Gli mandarono poi alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nelle parole. 14 Ed essi, giunti, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu Leggi Tutto »
“Ora dunque, o Israele, da’ ascolto agli statuti e ai decreti che vi insegno, perché li mettiate in pratica, affinché viviate ed entriate in possesso Leggi Tutto »
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