Movimento o istituzione?

9 Marzo 2023 Paolo Castellina 0

Le società chiamate “chiesa”, insieme alle varie denominazioni cristiane come pure ai diversi raggruppamenti che sono generalmente chiamati “sétte”, sono organizzazioni ben strutturate rispondenti a diverse ecclesiologie. Le “catene di comando” che li caratterizza comportano una determinata “struttura di potere”. Non di rado queste organizzazioni ecclesiastiche stabiliscono accordi formali con lo stato e spesso sono vecchie di secoli. Tutte giustificano la propria esistenza sulla base dell’interpretazione dell’insegnamento della Bibbia. Sebbene l’organizzazione formale sia considerata pragmaticamente necessaria, spesso essa innesca “dinamiche di potere” che producono abusi e danni di varia natura. Inoltre, proprio in quanto organizzazioni, tutte sono palesemente in crisi. Esiste però un’interpretazione del cristianesimo che si può dire non istituzionale che lo considera essenzialmente un movimento libero e non strutturato come pure studiosi che hanno negato che Gesù di Nazareth avesse veramente voluto organizzare una chiesa o “una religione”. Questi movimenti cristiani non strutturati vi sono sempre stati dentro e fuori le organizzazioni ecclesiastiche, singoli credenti e comunità libere che hanno sfidato e sfidano sia le chiese che l’establishment spesso subendone persecuzioni. In questo articolo, che sostiene la tesi del cristianesimo in quanto movimento, ne esaminiamo sommariamente tre: l’antico movimento valdese, il congregazionalismo e le assemblee dei Fratelli. Ne proponiamo le argomentazioni sostenendo come, di fatto, esso sia il passato, il presente ed il futuro di ciò che il Signore e Salvatore Gesù Cristo ha dato inizio. Tutto questo, pur non esaurendone le possibili implicazioni, intende aprire un dibattito.

La Chiesa dell’Uganda si dissocia dalla Chiesa di Inghilterra dopo aver quest’ultima ufficializzato le benedizioni a coppie omosessuali

11 Febbraio 2023 Pierre Vaudès 0

La Chiesa dell’Uganda si dissocia dalla Chiesa di Inghilterra dopo che il Sinodo di quest’ultima ha autorizzato, legalizzando la benedizione in chiesa di coppie dello stesso sesso e provvedendole di una liturgia apposita. Furbescamente cambia solo la terminologia e dice di non cambiare la definizione e la pratica tradizionale, ma la sostanza rimane. E’ la Chiesa di Inghilterra che così “esce” dalla Comunione Anglicana la quale intende continuare a sostenere il matrimonio come l’unione di un uomo e di una donna, così come afferma la Bibbia e i canoni storici della Chiesa di Inghilterra.

Un argomento imbarazzante e sconveniente?

11 Febbraio 2023 Pierre Vaudès 0

Il sito web della Chiesa valdese pubblica regolarmente video in cui risponde alle domande dei visitatori su quelle che sono “le posizioni della chiesa valdese” su vari argomenti. E’ lì che particolarmente risulta evidente l’abile retorica di una chiesa che oggi vuole essere “moderna”, “progressista” e gradita alla maggior parte delle persone, ma infedele all’insegnamento delle Sacre Scritture e della stessa sua tradizione. Ne è tipico caso la sostanziale negazione della dottrina biblica sull’inferno. Perché anche tanti predicatori cristiani oggi, per quanto vogliano essere fedeli alle Scritture, trovano “imbarazzante” e “sconveniente” parlarne?

La ragione e la logica: doni di Dio

7 Febbraio 2023 Pierre Vaudès 1

Vi sono raggruppamenti e singoli cristiani che oggi mettono in rilievo, assolutizzandola, la spiritualità e i sentimenti a scapito dell’uso della ragione e della logica nell’interpretazione delle Sacre Scritture e in teologia. Esprimono così la loro riprovazione di quello che considerano l’intellettualismo dei teologi contrapponendovi l’esperienzialismo e l’emozionalismo. Era la tendenza che oggi prevale in certo evangelicalismo e nel carismaticismo, i quali, tipicamente, contrappongono “la religione del cuore” a quella della mente.

Canada: eutanasia fuori controllo

25 Gennaio 2023 admin 0

“Solo nel 2021, più di diecimila canadesi sono morti per eutanasia, con un aumento del 32,4 per cento rispetto al 2020. Il 36 per cento ha citato “l’onere sulla famiglia, gli amici o gli operatori sanitari” come parte della loro decisione e il 17 per cento ha citato “isolamento o solitudine”. Quella che originariamente doveva essere un’opzione solo per le persone che bussano alla porta della morte è ora utilizzata un po’ da chiunque se la passi male

Tradizione si, ma dev’essere vivente!

20 Gennaio 2023 admin 0

Non basta celebrare formalmente il passato e vederlo come “una fase storica” senza più rilevanza. In che modo esso continua ad ammaestrarci e a determinare la nostra identità oggi?