UNA LETTERA: LA CHIESA E’ LA MIA CASA, MA NE SONO SCAPPATO
Mi chiamo Fioravante (Dante per i fratelli di chiesa), tutt’ora membro della chiesa Metodista di via Firenze (Roma). Ho accettato Gesù come mio personale Salvatore Leggi Tutto »
Mi chiamo Fioravante (Dante per i fratelli di chiesa), tutt’ora membro della chiesa Metodista di via Firenze (Roma). Ho accettato Gesù come mio personale Salvatore Leggi Tutto »
Cari fratelli,
premetto che non sono valdese. Leggo però con una certa meraviglia che si critica l’affermazione della pastora Di Carlo sul fatto che la Bibbia non è la parola di Dio ma la contiene. Mettere in discussione ciò significherebbe accettare quella che si chiama inerranza biblica. Ora non sfugge a voi tutti che di problemi ne crei molti una lettura “letteralista”. Se la Bibbia è parola di Dio allora tutto ciò che vi è scritto non deve essere interpretato né contestualizzato. Proprio chi la legge così, ad esempio, non accetta che la donna predichi, che sia pastore. Oppure dovremmo prendere come parola di Dio tutti gli omicidi descritti nell’antico testamento e presentati come volonta di Dio ( e il comandamento non uccidere?). Potrei andare avanti ma non mi sembra il caso. Credo che neanche voi in fondo possiate pensarla in questo modo, o no?
Giovanni Napolitano
MA SE LA SI PENSA COSì COSA CI SI FA IN UNA CHIESA BASATA SULLA BIBBIA?
Caro fratello,
ormai dire che la Bibbia è Parola di Dio fa scandalo. E non nella piazza, dove credere in qualcosa è spesso ritenuto cosa da poveretti (ma non sanno quanto è promesso ai “poveri in spirito”!), salvo poi offrirsi in sacrificio umano per una squadra di calcio, o per l’alcol, il fumo o la droga, o credere a santoni e guru, o inventarsi e adorare idoli come “la scienza”, che invece è basata sul dibattito e non sulla cieca fede. Quest’affermazione oggi crea scandalo fra cristiani.
Mi pare poi che anche un induista o un ateo troverebbe bizzarro che il pastore di una chiesa, al quale essa affida il compito di predicare e istruire nella sua fede, dichiari cose in totale contrasto con ciò che la stessa chiesa professa nella sua Confessione di Fede (Art. 3):
EPISODI DI STORIA VALDESE NARRATI DA W.S.GILLY (3) Quando il canonico anglicano William Stephen Gilly venne in Italia per visitare le Valli Valdesi all’inizio del Leggi Tutto »
UN’AVVENTURA ATTRAVERSO LE VERSIONI DELLA BIBBIA dove i Valdesi hanno un ruolo fondamentale (ma solo secondo un teologo americano) La versione cattolica è più “evangelica” Leggi Tutto »
UN’AVVENTURA ATTRAVERSO LE VERSIONI DELLA BIBBIA dove i Valdesi hanno un ruolo fondamentale (ma solo secondo un teologo americano) Quando per la prima volta un Leggi Tutto »
Sinodo Valdese. Mercoledì 25 agosto 2010. Si riunisce il Corpo Pastorale, ma la seduta è aperta a tutti. Prende la parola il pastore Gianni Genre, Leggi Tutto »
DOMANDE ALLA “MAGGIORANZA” CHE GUIDA LA CHIESA VALDESE Le benedizioni alle coppie omosessuali hanno fatto notizia, ma purtroppo c’è ben altro. Il nostro Appello al Leggi Tutto »
ALLA “MAGGIORANZA” CHE GUIDA LA CHIESA VALDESE sulle benedizioni alle coppie omosessuali. Nell’Ordine del giorno sulle benedizioni alle coppie omosessuali, il Sinodo “esprime con forza Leggi Tutto »
CONFESSIONE DI FEDE E LIBERTÀ.
1 – La Confessione di Fede è una delle pietre miliari che ci ricorda la nostra storia scandita da persecuzioni, galere, distruzioni. Le citazioni bibliche volevano dimostrare la fedeltà alla Parola.
Questa Confessione esaurisce il “che cosa crediamo come cristiani”? È la domanda che si poneva in carcere D. Bonhoeffer che scrisse di voler “esporre su che cosa dobbiamo credere in quanto cristiani”. Poi, riflettendo sul nostro tempo e sull’enigma di un mondo altro rispetto al passato giunse alla conclusione che la discussione si sarebbe dovuta porre in altri termini, appunto: “che cosa crediamo in quanto cristiani”?
La Confessione è la libera e franca articolazione di contenuti che la coscienza del credente, rinnovata da Dio-Spirito, desidera fare propria ed esprimere nella libera e responsabile testimonianza. Per l’articolazione dei contenuti mi affido alla preghiera, alla riflessione biblica, alla conoscenza di diversi percorsi di esegesi biblica e ricerca teologica.
Quando il canonico anglicano William Stephen Gilly venne in Italia per visitare le Valli Valdesi all’inizio del 1823 riportò moltissime notizie di grande interesse. Oggi, Leggi Tutto »
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