Vero valdismo
Dare una definizione netta e chiara al vero valdismo non è certo semplice; l’opinione più comune secondo gli organi ufficiali odierni è quella di appartenere Leggi Tutto »
Dare una definizione netta e chiara al vero valdismo non è certo semplice; l’opinione più comune secondo gli organi ufficiali odierni è quella di appartenere Leggi Tutto »
La chiesa cristiana, come pure singoli cristiani, può essere considerata come una casa che, di tanto in tanto ha bisogno di “pulizie generali” per liberarsi da sporcizia e cose inutili che si sono accumulate nel corso del tempo e che impediscono ai suoi occupanti di muoversi e soprattutto di condurre una vita sana. Quante tradizioni umane, idee devianti, eresie e appesantimenti inutili sono introdotte nella chiesa per alienarla da falsi maestri, falsi profeti e falsi pastori. Questo era stato previsto dallo stesso Nuovo Testamento e questo è avvenuto nella Riforma protestante del XVI secolo che ancora celebriamo. Non si tratta però di un avvenimento passato, ma perché “E’ sempre tempo di Riforma”. Consideriamo meglio quanto oggi avviene in tante chiese.
Le società chiamate “chiesa”, insieme alle varie denominazioni cristiane come pure ai diversi raggruppamenti che sono generalmente chiamati “sétte”, sono organizzazioni ben strutturate rispondenti a diverse ecclesiologie. Le “catene di comando” che li caratterizza comportano una determinata “struttura di potere”. Non di rado queste organizzazioni ecclesiastiche stabiliscono accordi formali con lo stato e spesso sono vecchie di secoli. Tutte giustificano la propria esistenza sulla base dell’interpretazione dell’insegnamento della Bibbia. Sebbene l’organizzazione formale sia considerata pragmaticamente necessaria, spesso essa innesca “dinamiche di potere” che producono abusi e danni di varia natura. Inoltre, proprio in quanto organizzazioni, tutte sono palesemente in crisi. Esiste però un’interpretazione del cristianesimo che si può dire non istituzionale che lo considera essenzialmente un movimento libero e non strutturato come pure studiosi che hanno negato che Gesù di Nazareth avesse veramente voluto organizzare una chiesa o “una religione”. Questi movimenti cristiani non strutturati vi sono sempre stati dentro e fuori le organizzazioni ecclesiastiche, singoli credenti e comunità libere che hanno sfidato e sfidano sia le chiese che l’establishment spesso subendone persecuzioni. In questo articolo, che sostiene la tesi del cristianesimo in quanto movimento, ne esaminiamo sommariamente tre: l’antico movimento valdese, il congregazionalismo e le assemblee dei Fratelli. Ne proponiamo le argomentazioni sostenendo come, di fatto, esso sia il passato, il presente ed il futuro di ciò che il Signore e Salvatore Gesù Cristo ha dato inizio. Tutto questo, pur non esaurendone le possibili implicazioni, intende aprire un dibattito.
Secondo articolo sul pensiero del teologo Karl Barth, che è diventato oggi un mito e fonte di citazioni a sostegno di tutto e del contrario di tutto.
E’ stato molto pubblicizzato, spesso con toni entuasiastici, il discorso del teologo valdese Paolo Ricca nella basilica romana di San Pietro. “La prima volta”, si dice. Ma che cosa ha detto? Ha ribadito che la roccia su cui si fonda la chiesa è “Pietro” o “molti Pietro”. Non è questa, però, la prospettiva della teologia riformata classica, che considera la roccia non Pietro, ma Cristo. Egli è “un”sasso”, o un mattone, che poggia sulla roccia che è Cristo. Ancora una volta un ecumenismo antropocentrista. I simili si amano e apprezzano a vicenda. Qui un articolo di Daniela Michelin-Salomon.
I teologi e i pastori consacrati della chiesa ufficiale valdese, occasionalmente, nelle liturgie e nei loro insegnamenti usano esporre concetti di origine diversa da quelle delle Confessioni di fede della Chiesa storica, in modo particolare alla dottrina della Trinità.
A parole dicono di accogliere tutti, ma…
Certa stampa evangelica (di diversa tendenza) appoggia senza discernimento la narrativa dei potentati globalisti sul perdurare della “emergenza pandemica”. Di fatto si fa portavoce di chi vive e prospera di “emergenze” spesso create ad arte per consolidare e promuovere la loro agenda.
Cristianesimo occidentale ed orientale: due “polmoni” che devono funzionare insieme animati dal “respiro di Dio”.
Un dialogo con un interlocutore che afferma che la risurrezione di Gesù sia solo “simbolica”. Lo si riscontra anche in molte predicazioni moderne.
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