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Il Natale vero è quello di Gesù (ed è anche più sorprendente)
È persino banale ricordare che il Natale NON è quello delle luminarie, delle renne, delle slitte, degli alberi ornati di finti oro e argento, degli Leggi Tutto »
È persino banale ricordare che il Natale NON è quello delle luminarie, delle renne, delle slitte, degli alberi ornati di finti oro e argento, degli Leggi Tutto »
Se fosse vero. Gesù avrebbe predicato menzogne perché disse: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per Leggi Tutto »
UN CONTRIBUTO ALLA RIFLESSIONE SU UNA RICORRENZA 4 domande aperte in occasione dell’850° anniversario del movimento valdese. Nel 2024 ricorre l’850° anniversario della conversione di Leggi Tutto »
Nuovo ottimo articolo di “Daniela Valdese” su questo tema fondamentale. Fin dal secolo XII “Barba” fu il nome tipico dato ai missionari valdesi. Chi desiderava Leggi Tutto »
Ci segnalano un video istituzionale della Chiesa “Evangelica Valdese” della serie “Una chiesa che risponde”, che tratta la domanda “Essere credenti omosessuali oggi è un Leggi Tutto »
Giovanni Calvino scrisse l’introduzione alla prima versione francese della Bibbia prodotta dal Protestantesimo. Un testo magnifico che ci esorta vieppiù ad apprezzare e diffondere con determinazione la Parola di Dio.
La teologia dialettica di Barth gli permise di usare vecchie parole e frasi, frasi e parole bibliche, dando loro allo stesso tempo nuovi, e radicalmente antibiblici, significati. Quello che i liberali aveano compiuto solo in parte con frasi come la “divinità di Cristo” e quello che i cattolici romani avevano operato con termini come “giustificazione”, “chiesa”, “santo” e “grazia”, Barth fu in grado di farlo con l’intero discorso teologico della Riforma.
E’ stato molto pubblicizzato, spesso con toni entuasiastici, il discorso del teologo valdese Paolo Ricca nella basilica romana di San Pietro. “La prima volta”, si dice. Ma che cosa ha detto? Ha ribadito che la roccia su cui si fonda la chiesa è “Pietro” o “molti Pietro”. Non è questa, però, la prospettiva della teologia riformata classica, che considera la roccia non Pietro, ma Cristo. Egli è “un”sasso”, o un mattone, che poggia sulla roccia che è Cristo. Ancora una volta un ecumenismo antropocentrista. I simili si amano e apprezzano a vicenda. Qui un articolo di Daniela Michelin-Salomon.
I moderni eruditi cianciatori, “esperti in dibattiti culturali”, affibbiano l’etichetta di “fondamentalista” a chiunque non condivida i loro punti di vista. Quell’etichetta, però, potrebbe pure essere data a 1900 anni di pensiero cristiano, includendo, naturalmente Gesù e gli apostoli. Ma, si sa, i “moderni” hanno “finalmente capito” come stanno le cose. O no? Inizieremo così da oggi esposizioni brevi di dottrine cristiane di base. Oggi: “L’ispirazione e l’autorità della Bibbia”.
La “censura” fa indubbiamente parte, come abbiamo avuto modo di vedere negli anni passati nella gestione interna dei lavori del Sinodo valdo-metodista (che trovano sempre modo di giustificare), ma gli atteggiamenti di censura del tipo “fai fuori chi non la pensa come me”, non solo non è cambiato, ma è peggiorato.
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