Omoaffettività?
“Quando ebbe finito di parlare a Saul, l’anima di Gionathan rimase legata all’anima di Davide, e Gionathan l’amò come l’anima sua.” (v.1)
”Così Gionathan fece un patto con la casa di Davide… Per l’amore che gli portava, Gionathan fece di nuovo giurare Davide, perché egli lo amava come la sua anima.” (1 Sam.20:16)
“Poi i due si baciarono e piansero insieme…” (1 Sam. 20: 41).
“Io sono in angoscia per te, fratello mio Gionathan; tu mi eri molto caro, il tuo amore per me era meraviglioso più dell’amore delle donne.“. (2 Sam.1:26).
Ma perché, sì, in certi momenti ci si chiede il perché, i sentimenti più nobili e profondi di due uomini, che arrivano ad unirsi in un’unica anima come Gionathan e Davide, o l’amore del Signore per il discepolo che Lui amava, e che appoggiava il suo capo sul suo petto, (Giov.13:23), vengano classificati come categorie “omoaffettive”, per poi giustificare l’omosessualità e la benedizione delle coppie che la praticano. Tutto ciò che ne deriva, sono pensieri carnali, striscianti sul suolo terreno simili ai serpenti e ogni animale impuro di Levitico 11:29.42, condannati a non riuscire a saltare al di sopra della polvere, come invece le cavallette, considerate animale puro (Lev.11:22), e a gustare la purezza dell’amore che conduce i salvati a dare la propria vita per i fratelli (1 Giov.3:16).
Sì, anche le cavallette toccano il terreno, come pure i discepoli di Giov.13:10 che, i cui piedi vengono lavati da Gesù, dunque anche noi rischiamo di sporcarci i piedi, di lasciarci coinvolgere dalle nuove tendenze e ideologie, ma siamo chiamati beati se ci laviamo i piedi gli uni gli altri, purificandoli attraverso l’applicazione della Parola di Dio al nostro cammino.
Non temiamo dunque di amarci, secondo il suo comandamento, intensamente di cuore (1 Pietro 4:8), perché questo è il comandamento del Signore.
DMS
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